Cannabis globale, una crescita inarrestabile
Le vendite legali di cannabis negli Usa e in Canada continuano a crescere trainando il mercato globale, che tra ricreativa e medica dovrebbe raggiungere i 35 miliardi di dollari nel 2022
Il mercato globale della cannabis legale non accenna a fermarsi, e siamo solo all’inizio dello sviluppo di un settore che, da qui ai prossimi anni, non potrà far altro che evolvere e continuare a crescere mano a mano che anche altri stati regolamenteranno la cannabis medica e ricreativa.
Intanto già oggi si parla di cifre enormi, con gli Usa e il Canada che fanno la parte dei leoni, mentre cresce anche il mercato europeo della cannabis medica.
A fare il punto della situazione ci hanno pensato gli analisti di BDSA società di ricerche sul mercato legale della cannabis.
GLI USA GUIDANO IL MERCATO GLOBALE
A livello globale prevedono che il mercato della cannabis medica e ricreativa raggiungerà la cifra di 35 miliardi di dollari nel 2022 con un aumento del 22% rispetto ai 29 miliardi di dollari di vendite dell’anno scorso. Le vendite globali di cannabis supereranno i 61 miliardi di dollari nel 2026, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) di oltre il 16%.
Solo negli Stati Uniti, quest’anno si supereranno i 28 miliardi di dollari di vendite, con una crescita di circa il 20% rispetto ai 24 miliardi di dollari del 2021 e la previsione è che le vendite raggiungeranno i 46 miliardi di dollari nel 2026. Tra i vari stati Usa spicca la California, lo stato che ha contribuito maggiormente alla crescita complessiva delle vendite di cannabis, davanti a New York e al New Jersey, che deve ancora far partire le vendite a livello ricreativo.
LE VENDITE DI CANNABIS NEL RESTO DEL MONDO
BDSA stima che nel resto del mondo il mercato di prodotti legali a base di cannabis, compresi i prodotti farmaceutici da essa derivati, sia stato intorno a 1,4 miliardi di dollari per il 2021 e prevede che crescerà fino a 2,2 miliardi di dollari nel 2022. Le vendite internazionali, stima la società, dovrebbero raggiungere i 9,5 miliardi di dollari entro il 2026. I numeri suggeriscono che la maggior parte di questo nuovo incremento sarà portato da Germania e Messico, con Francia e Regno Unito che contribuiranno in modo significativo.
A livello generale, secondo Jessica Lukas, chief commercial officer di BDSA: «Sebbene la maggior parte dei mercati legali della cannabis abbia visto diminuire le vendite nella seconda metà del 2021, si prevede che il mercato globale della cannabis vedrà una forte crescita nel 2022, trainato dalle forti vendite nei mercati nuovi ed emergenti negli Stati Uniti, dalla crescita costante in Canada e dai mercati internazionali capitanati da Messico e Germania».
CANADA: CANNABIS, PIL E LAVORO
Secondo il rapporto di BDSA le vendite di cannabis in Canada hanno raggiunto 3,8 miliardi di dollari l’anno scorso e la società stima che le vendite saliranno a 4,7 miliardi di dollari quest’anno e a quasi 6,3 miliardi di dollari entro il 2026, con un CAGR dell’11% dal 2021. BDSA prevede inoltre che l’Ontario “guiderà” la crescita del Canada, con oltre 1,3 miliardi di dollari entro il 2025, mentre la British Columbia aggiungerà 420 milioni di dollari alle vendite totali entro il 2026.
Dall’ottobre del 2018, e cioè da quando la legalizzazione è diventata effettiva, in Canada la cannabis legale ha fatto aumentare il Pil di 43,5 miliardi di dollari. Sono i dati rivelati da uno studio effettuato da Deloitte Canada e dal distributore provinciale Ontario Cannabis Store, secondo il quale per ogni dollaro in entrate o spese di capitale, l’industria aggiunge circa 1,09 dollari al PIL del Canada.
«Nell’arco di tre anni, il settore canadese della cannabis ha trovato la sua strada ed è emerso come una nuova e fiorente fonte di crescita economica, creando e sostenendo decine di migliaia di posti di lavoro nelle comunità di tutto il paese. Man mano che il settore cresce e matura, realizzando il ritorno dei suoi significativi investimenti di capitale fino ad oggi, dovremmo aspettarci che abbia un impatto sempre più forte e positivo sulle economie nazionali e provinciali», scrivono nel rapporto.
L’industria legale della cannabis è responsabile di 151mila posti di lavoro e il rapporto ha anche rivelato che i soli acquisti dei consumatori hanno generato 2,9 miliardi di dollari in vendite e accise per le casse del governo.
IN EUROPA LA LOCOMOTIVA È LA GERMANIA
«Mi preoccupo di proteggere e aiutare le persone, non di punirle. Con la vendita controllata e regolata della cannabis in Germania, faremo la storia europea». Con queste parole Burkhard Blienert, che è il nuovo commissario tedesco per le droghe, ha sottolineato in un’intervista alla testata RND che l’approccio del nuovo governo vuole essere rivoluzionario e porterà un «vero cambiamento di paradigma nella politica delle droghe e delle dipendenze».
Non c’è ancora una data precisa ma Burkhard ha garantito che la legge entrerà in vigore entro quattro anni e quindi entro la fine dell’attuale legislatura. «Prima della fine di questo periodo elettorale, ci dovrebbe essere una legge che renderà legale per gli adulti comprare cannabis in Germania in modo controllato e sicuro. Questo è ciò che dice l’accordo di coalizione, e noi ci atterremo ad esso».
Intanto gli investimenti in questo settore hanno già registrato una forte impennata grazie alle molte aziende di cannabis statunitensi e canadesi, tra cui Curaleaf Holdings e Tilray Brands, che già operano in Europa e si sono posizionate per beneficiare di un mercato ricreativo più ampio. Il punto di partenza è che la Germania, già oggi, rappresenta il più grande mercato europeo per la cannabis medica.
Nel frattempo le aziende tedesche non stanno certo a guardare: Cansativa Group, il maggior distributore di prodotti farmacologici a base cannabis con sede a Francoforte e anche l’unico distributore di cannabis coltivata in Germania, ha recentemente raccolto infatti ben 15 milioni di dollari per finanziare la sua espansione nel mercato ricreativo.
A credere in lei è stata Casa Verde Capital, una società d’investimento che annovera nel suo team anche Snoop Dogg.
Ma Casa Verde non si può proprio dire che stia lesinando i suoi finanziamenti: in precedenza ha finanziato con 3,5 milioni di dollari anche un’altra società, questa volta con sede a Berlino, la Sanity Group, anch’essa nata come produttrice di cannabis terapeutica, e anch’essa in gara per l’espansione di mercato. Espansione che sembra promettere molto bene, avendo raccolto in tutto oltre 76 milioni di dollari, che mettono Sanity Group sulla buona strada per un finanziamento record per una startup di cannabis nel continente, secondo il suo amministratore delegato e fondatore Finn Hänsel.
Ad ogni modo, oltre all’annuncio della Germania, Malta ha legalizzato la coltivazione domestica e l’uso personale di cannabis, con il Lussemburgo che ha già annunciato di seguire a breve l’esempio. In questo modo non si crea un vero e proprio mercato domestico, ma è sicuramente un primo passo importante. E le prossime novità sono attesa da Spagna, Portogallo che hanno proposto delle leggi per legalizzare e dalla Svizzera, nel cuore dell’Europa ma fuori dall’Unione europea, che questa estate darà il via alla legalizzazione sperimentale in diverse città con la cannabis coltivata localmente che sarà venduta in farmacia.