Cannabis for Future: il nuovo canale Twitch dedicato alla cannabis
Cannabis for Future, un gruppo di attivisti per la legalizzazione in Italia, ha aperto un canale twitch per sensibilizzare, informare e divulgare le potenzialità della cannabis
Cannabis for Future è un gruppo di attivisti il cui obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe politica sugli enormi benefici della legalizzazione della cannabis. Dai mille utilizzi, che spaziano dal ludico al terapeutico, dalla cosmetica all’edilizia, passando per la spiritualità e l’alimentazione, questa pianta è una preziosa risorsa e un’alternativa ecosostenibile per un mondo più green.
Oggi con noi abbiamo Andrea Scagnet, referente nazionale di Cannabis for Future, che abbiamo intervistato in occasione dell’apertura del nuovo canale twitch, che con nuovi ospiti ogni settimana ci guida alla scoperta di questa pianta.
L’INTERVISTA AD ANDREA SCAGNET DI CANNABIS FOR FUTURE
Ciao Andrea come stai? Ti dispiace presentarti ai nostri lettori che ancora non conoscono Cannabis for Future.
Ciao Raffaele, tutto bene grazie. Cannabis for Future o CFF per brevità, è una realtà nata nell’autunno del 2019 con una missione ben precisa: sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici della legalizzazione della cannabis e la valorizzazione di tutti i suoi utilizzi. Ci siamo accorti che oggi quasi nessuno conosce veramente la cannabis ed il potenziale economico, ambientale e sociale di questa pianta. Tutti pensano che quando si parla di cannabis si parla di “farsi le canne”, ma non è così.
Da quella prima riunione tenutasi al Canapa Expo 2019 a Milano, ci racconti come si evoluto CFF. Da dove è partito e quali sono i progetti segnati in agenda.
Sembra passata un’eternità ed invece siamo giovanissimi. È partito tutto da un incontro, un’idea e una comunione di intenti e modalità. Da subito hanno aderito al progetto con entusiasmo tantissimi ragazzi. Da lì i primi referenti e i primi eventi sul territorio. Poi è arrivato il Covid che ci ha costretti a digitalizzare maggiormente la nostra attività divulgativa: abbiamo fatto una lunga serie di eventi live sia su Facebook che Instagram. Passata l’emergenza Covid non ti nascondo che abbiamo notato una “scarico di entusiasmo e forza” degli attivisti. Ora vediamo un ritorno di energie e “voglia di fare”. Il futuro sarà sicuramente pieno di novità e la prima è il canale Twitch.
Dopo Facebook e Instagram siete arrivati anche su Twitch con un canale dedicato appositamente alla divulgazione della cannabis. Puoi spiegarci meglio come funziona?
Molti considerano Twitch la TV del futuro, e visto che la TV da salotto non vuole parlare di cannabis, se non per dire solo fake news, ci siamo decisi a parlarne su questa nuova piattaforma. Abbiamo fatto una ricerca per vedere se già qualcuno trattava l’argomento per collaborare e portare il nostro contributo ma non abbiamo trovato nessuno; quindi abbiamo creato ex novo la prima “Cannabis TV” su Twitch. Per ora è un talk/just chatting con ospiti ogni settimana. Riportiamo e commentiamo i fatti più significativi a livello italiano e internazionale del mondo cannabico e parliamo con esperti e imprenditori dei mille utilizzi di questa pianta.
Una serata ogni giovedì con ospiti sempre diversi che appartengono solo al settore cannabico o anche personalità che possono offrire un parere esterno e nuovi spunti di riflessione?
Il nostro spazio è aperto a chiunque abbia qualcosa da dire sulla cannabis, anche a chi è contrario alla legalizzazione. Vogliamo conoscere le sue motivazioni e le basi del suo convincimento.
A tal proposito, gli ospiti vengono selezionati da voi o scelti tra le proposte di chi vi segue? E avete in serbo qualche asso nella manica la cui puntata deve essere assolutamente vista?
Gli ospiti vengo scelti in base alle tematiche che decidiamo di affrontare. Cerchiamo di portare la voce più autorevole e preparata sul tema. Per ora abbiamo la conferma di artisti, cuochi, imprenditori, ricercatori, ma se la nostra community volesse qualche ospite in particolare basta scrivercelo e cercheremo di soddisfarla. Leggiamo tutti i DM e tutte le e-mail.
A chi consigli il canale Twitch di Cannabis for Future? E’ adatto sia a chi si sta avvicinando ora a questo mondo sia a chi invece ne conosce abbastanza ed è in cerca di nuove succose informazioni?
Lo consiglio a tutti perché è un momento di approfondimento senza troppi convenevoli, anche simpatico a mio avviso, sicuramente differente rispetto a quelli che offre la rete nazionale. Ma se dovessi scegliere lo consiglierei a chi non conosce il mondo della cannabis o pensa che siano solo ”canne e cannette”.
Quella della sensibilizzazione è un’ardua battaglia, specialmente con la cannabis, che per quasi un secolo è stata associata alla droga del demonio. Qual è, secondo te, la giusta via da percorrere per una futura legalizzazione?
Chi vuole la cannabis legale credo che debba trasformarsi da debunker – colui che smentisce notizie false – a narratore. Mi spiego. Ho notato che troppo spesso l’antiproibizionista, sicuro di essere nel giusto, è pronto a smascherare tutte le fake news sulla cannabis. Parte quindi all’attacco frontale, ma ne esce sempre sconfitto: anziché convincere l’avversario dialettico genera in questo rigetto e risentimento, con l’effetto di farlo irrigidire nella sua posizione. L’antiproibizionista si è quindi trasformato, senza nemmeno accorgersene, nel proibizionista numero uno, nell’alleato perfetto.
Per questo ritengo che da debunker debba diventare un narratore e raccontare una storia nuova.
Una storia più interessante, che incuriosisca l’ascoltatore e stimoli in questo lo spirito di approfondimento.
Parlare dei benefici economici, ambientali e sociali della legalizzazione, degli effetti che questa avrebbe nella lotta alle mafie, del benessere fisico e mentale conseguente all’utilizzo della cannabis sono sicuramente argomentazioni di maggiore interesse per chi ascolta. Raccontare quindi cosa la cannabis è e non più quello che non è, credo sia l’atteggiamento giusto e indispensabile per raggiungere l’obiettivo. Come tutte le storie, inoltre, interessano nel momento in cui sono raccontate da persone vicine di cui ti fidi.
Quella della cannabis non è da meno. Chiunque ne sia rimasto affasciato e che ne abbia compreso l’importanza dovrebbe sentire il dovere morale di parlarne nella propria quotidianità, magari partendo dal tavolo di casa dove, troppo spesso, il proibizionismo affonda le radici più profonde e non aspettare che ne parli al suo posto uno sconosciuto da dietro un microfono su di un palco.
Per citare la “parabola dei talenti” – Matteo 25, 14-30 – ciascuno potrebbe fare informazione nella misura del “talento” che gli è stato donato, perché l’essenziale è fare quello che possiamo con ciò che abbiamo e migliorare le cose a partire dal punto in cui siamo. L’errore sta nel non utilizzare il proprio talento mettendolo al servizio di se stessi e degli altri.
Tanti buoni propositi, tante iniziative ma pochi risultati. L’esempio lampante è il referendum sulla cannabis recentemente bocciato dalla Corte Costituzionale. Sono sei milioni i consumatori in Italia, ma la classe politica – o chi c’è dietro – fa orecchie da mercante. Si arriverà mai a un compromesso?
Sarebbe interesse di tutti trovare il compromesso perché diversamente ci sarà imposto un qualcosa che rappresenterà maggiormente interessi altrui.
Siamo protagonisti di una rivoluzione verde a livello mondiale. Nonostante la destra al potere, pensi che con questo governo si muoverà qualcosa anche in Italia?
Perché si è mosso qualcosa con la “sinistra” al governo che parla di cannabis solo in campagna elettorale? Provocazione a parte sarò sincero con te, Raffaele: credo che a nessun partito politico interessi veramente la legalizzazione della cannabis. È solo una questione di consenso. Oggi, evidentemente, questo argomento non porta voti o, addirittura, li fa perdere. Quando li porterà sono convinto che faranno a gara per proclamarsi a favore della cannabis. Destra, sinistra, centro, indifferente. Fare informazione e divulgazione ritengo serva anche a questo ovvero creare quel consenso che primo o poi qualcuno verrà a raccogliere. Forse una visione un pò cinica ma credo pragmatica.
Clicca qui per raggiungere il canale Twitch di Cannabis for Future.