Cannabis e dispensazione: le previsioni per questo 2021
Siamo sempre lì: la carenza di cannabis medica ossia l’impossibilità per i pazienti di continuare a curarsi. E il motivo è sempre lo stesso da 3 anni a questa parte: insufficiente disponibilità, cioè non si importa (dire produce è un eufemismo) abbastanza cannabis medica.
Senza voler annoiare, la carenza che i pazienti stanno ad oggi subendo impietosamente inizia a novembre 2020 quando arriva notizia del raggiungimento della quota massima di importazione di cannabis olandese (750 Kg). Da quel momento, arrivano (o meglio non arrivano) sgoccioli da distribuire su tutta Italia con il risultato che cominciano ad aumentare le segnalazioni di «mi hanno detto in farmacia che non la mandano e non sanno quando arriva». Frase che ben presto si trasforma in «mi hanno detto che non ne hanno e che la prossima fornitura arriverà a febbraio 2021». Terrore. Sgomento. Panico.
Eh si, perché di fatto fino ai primi di febbraio 2021, da dicembre 2020, non è arrivato più nulla, né dall’Olanda né dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Quest’ultimo, proprio nei primissimi giorni di febbraio 2021, dirama un comunicato alle farmacie per informare che:
– non c’è FM2 disponibile e i primi lotti saranno disponibili a partire da marzo 2021 (leggasi fine marzo 2021 considerando gli aspetti burocratici)
– è però disponibile la Pedanios 22% (non vi sia passato per la mente il sillogismo “tanto è comunque cannabis”)
– importeranno una varietà analoga all’FM2! Dai che forse vedremo la Pedanios 8/8 (INDICA) per la prima volta.
Quali cambiamenti all’orizzonte?
Nessuno. Però… Tolto l’incremento della quota di importazione dall’Olanda da 750 Kg a 1000 Kg per il 2021, quest’anno beneficeremo per l’ultima volta dei 160 Kg (circa) da importare dal Canada, vinto nel Bando del 2019 da Aurora. Una volta terminati questi Kg, ci troveremo senza una importantissima quantità di cannabis per gli anni a venire. Quindi, qualcosa va fatto. Qualcosa deve essere fatto per evitare la catastrofe di fine anno.
Opzioni:
Aumentare importazione dall’Olanda (non basta al ritmo di 250 Kg all’anno).
Nuovo bando di importazione per le aziende (rigorosamente estere e GMP).
Apertura a nuovi soggetti alla coltivazione di cannabis terapeutica (improbabile).
Aumento produzione da parte dello SCFM (…)
Nel frattempo, arriva la notizia di come la Germania, partita nel 2017 rispetto al 2013 dell’Italia nella legalizzazione della cannabis medica, abbia il più grosso mercato Europeo, che si attesta per il 2020 su una stima di 9mila Kg (9 tonnellate). Alla faccia dei 1000 Kg italiani del 2020 (si tratta di una stima, ancora non sono disponibili i dati ufficiali).