Terapeutica

Cannabis e autismo: secondo uno studio c’è un miglioramento nell’85% dei casi

Cannabis e autismo: secondo uno studio c’è un miglioramento nell’85% dei casi

Il tema che affronto questa volta è relativo a ragazzi che soffrono di autismo e trattano i sintomi con la cannabis. L’autismo è un disturbo dello sviluppo che è caratterizzato da problemi comportamentali prevalentemente legati a un deficit della comunicazione verbale e non verbale, associata a delle stereotipie, a una rigidità e ritualità quotidiane, interessi spesso ossessivi e talvolta associati a delle anomalie sia sensoriali che motorie.

Discuto di questo tema facendo riferimento a uno studio che è stato pubblicato un anno fa da un gruppo israeliano formato da padri nobili della ricerca sul campo come Mechoulam. 
Lo studio è stato effettuato su 188 ragazzi affetti da autismo, all’80% maschi e con un’età media di 13 anni. I disturbi presentati andavano dall’irrequietezza alla rabbia, passando per agitazione, disturbi del sonno, nell’espressione verbale, disturbi cognitivi, ansia, incontinenza urinaria e limitazione motoria. Inoltre alcuni manifestavano altre patologie come l’epilessia, disturbi dell’attenzione e sindrome di Tourette. È stata usata una cannabis con rapporto di THC e CBD 1:30. Io seguo alcuni casi, con sorprendente efficacia della cannabis, e prescrivo olio di Bedrolite (rapporto THC/CBD 1:20) o, nei casi in cui il THC non ci permette di aumentare il dosaggio perché peggiora alcuni aspetti, solo CBD.

I risultati che osservo sono simili a quelli dello studio. Dopo 6 mesi di trattamento il 30% circa dei casi ha riferito un importante miglioramento e il 54% dei casi un miglioramento moderato. Quindi l’85% circa dei pazienti è migliorato. Riuscite a immaginare cosa possa significare sia per i ragazzi sia per le famiglie che ora possono contare su una qualità di vita migliore?
 Circa un quarto dei pazienti si sono ritirati perché non tolleravano la cannabis. Io in questi casi, come detto, uso il solo CBD. 
Le conclusioni degli autori è che in questi pazienti è bene utilizzare la cannabis perché può dare un aiuto: gli effetti collaterali sono minimi e la cannabis tutto sommato è un medicamento di facile utilizzo.

a cura del Dott. Marco Bertolotto
Direttore del Centro Terapia del dolore e cure palliative dell’ospedale Santa Corona di Albenga e Pietra Ligure e fondatore di Medical Cannabis

 



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