Cannabis Cup 2006
La High Times Cannabis Cup è giunta quest’anno alla sua 19° edizione e come sempre celebra il panorama del breeding della cannabis concentrando le maggiori banche di semi da tutto il mondo in un unico evento che si svolge in varie parti di Amsterdam. Grande il fermento attorno a questo evento che ogni anno raduna da tutto il mondo (ma soprattutto da Stati Uniti, Canada, Europa e Giappone) migliaia di persone alla ricerca dello strain o della crema preferita e per votare i risultati della tanto ambita CUP WINNER. Come tanti oramai sapranno le “entries” in gara, due per coofeeshop, si contendono la vittoria in diverse categorie : “best sativa , indica, import hash, nederhash e product of the year”… e l’approvvigionamento delle varietà in gara avviene tramite iscrizione dei “giudici”alla coppa con il pagamento di 200 euro (che per fortuna ho ricevuto gratuitamente) per avere accesso a tutte le sedi dove si svolge la manifestazione.
Dei 26 coffeeshop in gara ne abbiamo visitati almeno 18: personalmente mi sono concentrato sugli assaggi prettamente di hashish e ice da tutto il mondo veramente supremi, mentre il mio socio si è dedicato solo erbe dai mirabolanti nomi ma dai gusti un po’ “farlocchi” e mediamente similari.
Degni di nota fra gli hash sicuramente quelli del Dampkring che in associazione con il Teewde Kammer offriva una selezione di 10 “waterworks” di strain singoli e uno speciale per la gara fatto con 12 tipi di polline di sative diverse, e anche una selezione incredibile di hash provenienti da qualsivoglia regione o città della Valle del Rif. Il NOOR in gara era supremo. Ottimi anche un Royal Jelly preso al Bluevelvet e anche un MEXImelt preso al Grey Area che era un ice fatto in Messico da piante outdoor e dall’aspetto semisolido olioso.
Fra le erbe quelle che mi sono sembrate migliori al gusto sono state alcune qualità del Homegrownfantaseeds ossia: Amazing Haze (Amnesia Haze x Super Silver Haze) e la Genie of the Lamp (Sour Diesel x Australian Blue). Devo dire comunque che le migliori che ho assaggiato le ho poi trovate nella sala dove si svolgeva l’expo e dove ho avuto il piacere di conoscere alcuni breeder e vederne altri finora incontrati solo in rete (Subcool seeds, Mist of destruction, Soma, ecc).
Insomma una bella esperienza per chiunque voglia avvicinarsi nella maniera più profonda al mondo che ruota attorno agli utilizzi ludici e ricreativi della cannabis, anche se l’aspetto commerciale della manifestazione non potrà passarvi di certo inosservato.