Per tre giorni il Palacavicchi di Ciampino (Roma) si è trasformato nell’ottavo colle romano, con la canapa come dominus incontrastato. Alle aspettative di CanapaMundi, con le preoccupazioni per il forzato cambio di location all’ultimo momento, i romani hanno risposto in coro “daje forte”, con una presenza massiccia, costante e piacevole.
Gli organizzatori parlano di quasi 10mila visitatori registrati nei 3 giorni, che si sono aggirati per gli stand di circa 50 espositori e 14 associazioni provenienti da Spagna, Olanda, Regno Unito, Francia, Slovenia, Canada, Belgio e naturalmente Italia, con la canapa protagonista in tutte le sue accezioni. Ottimo il servizio navetta gratuito dalla stazione della metropolitana che ha accompagnato più di mille persone.
La fiera di Roma, alla sua prima edizione, fa quindi la “voce grossa” e si impone come uno degli eventi più importanti del settore in Italia e non solo.
Affrontiamo subito le criticità evidenti: il Palacavicchi non è luogo adatto per una fiera di questa portata. CanapaMundi necessita di una struttura assolutamente più grande, più attrezzata, più centrale (possibilmente) e in generale più professionale. Il sabato pomeriggio si faceva fatica a muoversi tra uno stand e l’altro.
La zona dedicata alle associazioni e ai settori industriali e terapeutici della canapa andrebbe valorizzata molto di più: in questa prima edizione il tutto è stato relegato in una zona semi-separata dal padiglione principale, uno spazio del tutto insufficiente ad accogliere i visitatori ed esporre/presentare quelli che sono gli utilizzi più importanti della pianta a cui è dedicata la fiera. Gli usi medici e industriali (tessile, alimentare, combustibile, edilizio, ecc) dovrebbero essere il biglietto da visita di queste manifestazioni e non “l’ultima ruota del carro” (e questa è una critica che rivolgiamo a tutto il settore).
Infine, mediocre la zona ristorazione: siamo in Italia, a Roma e possiamo (dunque dobbiamo) offrire molto di più che semplici sandwich da mangiare in piedi.
Siamo certi che nella prossima edizione queste e altre piccole problematiche logistiche verranno risolte.
Dal punto di vista dell’informazione, si sono tenute diverse conferenze molto partecipate: venerdì è stato il giorno dell’incontro dedicato alla filiera della canapa industriale con la presenza di associazioni come Canapa Live e Lucanapa, i consiglieri della Regione Lazio Gino De Paolis e Marta Bonafoni, il ricercatore dell’Università della Tuscia Manuele Radicetti, Rachele Invernizzi di Southemp Tecno, Antonio Pasquini dell’Università Agraria di Allumiere e Marco Santurbano dell’Università Agraria di Tolfa e l’Unione Italiana Coltivatori.
Sabato mattina invece al centro della scena la cannabis terapeutica, con un focus sul CBD (foto a sinistra). L’incontro, moderato dal giornalista Fabrizio Dentini, ha visto l’introduzione del nostro caporedattore di cannabisterapetuica.info Mario Catania e le testimonianze di Claudia Luttazzi di Aroma Crew, Andrea Trisciuoglio di LapianTiamo Cannabis Social Club Racale LE Alessandra Viazzi di PIC (Pazienti Impazienti Cannabis), Roberto Giorgio di Grass O Matic e Franco Casalone. Nel pomeriggio di sabato si è parlato di antiproibizionismo, con Danilo Chirico, associazione antimafia daSud, il , vicepresidente del V Municipio Stefano Veglianti, Giuseppe Nicosia, in rappresentanza di SicilCanapa e Ascia, Paola Bevere dell’associazione Antigone e Marco Rossi, docente di Economia Politica de La Sapienza di Roma.
Domenica è stata invece la volta del dottor Dany Belotherkowsky, medico chirurgo, esperto in naturopatia e ricerca bio-medica e del dottor Lorenzo Cristiani, medico pediatra che hanno parlato dei benefici e del valore nutrizionale dell’olio e dei semi di canapa anche in età pediatrica.
Peccato non sia stato organizzato un dibattito e confronto con esponenti di diversi schieramenti politici: essendo nella capitale, sarebbe stata un’ottima occasione. Molto apprezzata invece la visita di una delegazione di parlamentari del Movimento 5 Stelle, sempre più vicini alla causa antiproibizionista e al rilancio dell’economia legata alla canapa.
Da parte nostra, oltre a tenervi aggiornati con articoli e foto prima e durante l’evento, quest’anno abbiamo provato a raccontarvela in diretta con video improvvisati al momento, ognuno per un giorno di fiera. 3 video che hanno totalizzato oltre 45mila visualizzazioni sulla nostra pagina Facebook e che vi riproponiamo di seguito in un unico filmato.
L’invito che estendiamo a tutti i nostri lettori è quello di venire di persona per toccare con mano la rivoluzione in atto, e respirare un po’ di sana libertà. Questo settore e questa cultura continuano a crescere, e le persone, anche quelle lontane da questo mondo, sono sempre più consapevoli.
Noi andiamo avanti e vi diamo appuntamento alla fiera MalaCanapa che si terrà a Catania dal 24 al 26 aprile e poi alla prossima edizione di IndicaSativa trade in data da destinarsi a Bologna (non più a Fermo).
Il colore della canapa italiana è sempre di più il verde speranza, una speranza della quale non dobbiamo più accontentarci: oggi è il tempo dei diritti, che per troppo tempo ci sono stati negati.
Leggi le opinioni dei visitatori nel nostro sondaggio.