Canapa: aumentare la produzione di CBD grazie ai giusti microbi
Secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports speciali miscele di microbi utili fanno sì che le piante di canapa producano più CBD o abbiano fibre di migliore qualità
Con il giusto mix di microbi utili alla pianta è possibile aumentare la produzione di CBD o migliorare la fibra della pianta della canapa.
Sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori dell’Università di Huston, che hanno condensato le proprie sperimentazioni in uno studio da poco pubblicato su Scientific Reports.
MICROBI E MICROBIOMI PER PERMETTERE ALLA CANAPA DI ASSORBIRE MEGLIO I NUTRIENTI
«Come comunità di piccoli organismi tra cui i microbi, il microbioma vegetale aiuta le piante ad assorbire i nutrienti, gestire lo stress e produrre composti preziosi», raccontano i ricercatori per inquadrare la questione.
Lo studio, guidato da Abdul Latif Khan, professore associato di biotecnologia presso la Cullen College of Engineering Technology Division, ha esaminato le comunità di microbiomi che vivono dentro e intorno alle radici (rizosfera) e sulle foglie (fillosfera) di quattro tipi di piante di canapa.
Il team ha poi confrontato le differenze tra questi microrganismi nella canapa coltivata per la fibra e nella canapa coltivata per la produzione di CBD.

«Nella canapa, il microbioma è importante in termini di ottimizzazione della produzione di CBD e miglioramento della qualità della fibra. Questo lavoro spiega come diversi genotipi di canapa ospitino comunità microbiche che vivono al loro interno e contribuiscono a tali processi”, sottolinea Khan. «Abbiamo mostrato come diversi tipi di piante di canapa abbiano i loro gruppi speciali di minuscoli microbi viventi che aiutano le piante a crescere e a rimanere sane», spiega.
«Comprendere questi microrganismi può anche portare a metodi di coltivazione più sostenibili, utilizzando la natura per aumentare la crescita delle piante invece di affidarsi pesantemente ai prodotti chimici», ha affermato invece Waqar Ahmad, primo autore dello studio.
Mentre Khan, in un articolo dell’università, evidenzia che: «Diversi genotipi hanno microbiomi diversi, che influenzano la fisiologia, l’assorbimento dei nutrienti, la resilienza allo stress e la produzione di metaboliti secondari come il CBD. I nostri risultati potrebbero suggerire che questi microrganismi endofitici hanno un ruolo importante nell’impatto sulla produzione di CBD e sulla fibra di alta qualità nella canapa».
Nelle conclusioni gli autori fanno notare che il futuro potrebbe essere quello di «sviluppare semi di canapa industriale inoculati con endofiti per la produzione commerciale. Questo passaggio sarà fondamentale per tradurre i risultati di laboratorio in applicazioni pratiche, garantendo la scalabilità e la fattibilità delle pratiche di coltivazione assistita da endofiti su larga scala».