Canapa locale, resine vegetali e pannelli solari: la casa sostenibile made in Marocco
Totalmente indipendente perché staccata dalla rete del gas e da quella elettrica, è una casa fatta quasi interamente in canapa per garantire prestazioni energetiche e salubrità, e da pannelli solari per sfruttare il sole del paese.
È il prototipo di un’abitazione creata in Marocco da un gruppo di studenti all’interno del progetto “Solar Decathlon”, un concorso organizzato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e dal Centre de recherche en Energie solaire et Energies nouvelles del Marocco per incoraggiare la costruzione di edi ci a energia solare.
L’abitazione prende il nome di SUNIMPLANT, è di 90 metri quadrati realizzati con canapa proveniente dalla zona e bio-resine a base vegetale e altri materiali locali non sintetici e utilizza 24 pannelli solari fotovoltaici. Per realizzarla servono 120mila dollari, un costo che è meno della metà rispetto agli altri progetti presentati.
Le caratteristiche principali sono la doppia facciata, creata mescolando canapa, terra, pozzolana e calce, il fatto che i biocomposti siano stati prodotti con la tecnologia dell’iniezione sotto vuoto e i 24 pannelli fotovoltaici semi essibili che sono stati ottimizzati per una perdita massima del 40%. Sono curvi e arricchiti da paglia di canapa che protegge il retro dei pannelli dal calore estremo, mentre il vetro ad alte prestazioni è prodotto della società francese Saint Gobain. Il team è stato guidato da Monika Brümmer, architetta tedesca con grande esperienza nella bioedilizia in canapa e già co-fondatrice di Adrar Nouh, che ha contribuito alla progettazione architettonica e allo sviluppo del materiale in canapa. L’abitazione, progettata per le regioni rurali, ma che potenzialmente può essere adattata agli ambienti urbani, con «l’involucro cilindrico dell’edi cio circolare e un’esposizione minima dei 24 pannelli esterni, o re un comfort interno grazie a uno smorzamento e uno sfasamento termico ottimali e all’osmosi dei componenti della formulazione in canapa», ha sottolineato la Brümmer.
Fonte: canapaindustriale.it