La canapa è il futuro della plastica?
Secondo la scienza la bioplastica di canapa può essere un’ottima soluzione per il futuro, per un mercato che è già presente oggi e che continuerà a crescere nei prossimi 8 anni
Lo sostiene uno studio del 2018 curato da ricercatori pakistani, che era stato presentato e pubblicato in occasione della International Conference on Advances on Clean Energy Research. Nello studio presentano così la tematica: «A fronte di un numero infinito di utilizzi, la plastica ha anche un impatto devastante sul nostro pianeta. La maggior parte delle materie plastiche prodotte oggi è realizzata con composti a base di petrolio che rilasciano gas nocivi nell’atmosfera. Le soluzioni di smaltimento sono inefficienti e i sottoprodotti nocivi intossicano la terra, l’acqua e la fauna selvatica. Eppure, considerate la possibilità che esista un modo alternativo, sostenibile e biodegradabile con un costo quasi indistinguibile dalle nostre tecniche attuali. Vi presentiamo la plastica di canapa, un’unica plastica che è biodegradabile al 100% in natura se prodotta utilizzando esclusivamente la pianta di canapa. La pianta di canapa consuma 4 volte più anidride carbonica di altre piante dall’atmosfera. La fibra che possiamo produrre dalla canapa è più resistente della fibra convenzionale che usiamo oggi. Questo documento intende mostrare i numerosi vantaggi dell’utilizzo della canapa per la produzione di plastica biodegradabile (HEMP PLASTIC) piuttosto che delle plastiche convenzionali».
La loro conclusione? «Sebbene la produzione di plastica utilizzando solo piante di canapa comporti maggiori sforzi e denaro, l’impatto che le plastiche convenzionali e le altre bioplastiche stanno causando alla Terra sta diventando insopportabile e quindi le plastiche convenzionali dovrebbero essere completamente sostituite con quelle di canapa».
E intanto le bioplastiche di canapa sono già realtà e saranno sempre più presenti nei prossimi anni. Secondo un recente studio curato dagli analisti di Market.us dedicato proprio alla tematica, si prevede che il mercato globale delle bioplastiche a base di canapa passerà dagli 83,5 milioni di dollari del 2021 e raggiungerà 290,7 milioni di dollari entro il 2031, con un CAGR, il tasso annuo di crescita composto, del 13,6%.
Secondo l’analisi: «Le principali proprietà della canapa che la rendono eccezionale sono il basso input di coltivazione e le caratteristiche di crescita favorevoli. Rispetto alle altre fonti di bioplastica, la canapa ha un elevato potere di assorbimento di CO2 dall’atmosfera, un basso fabbisogno di pesticidi, fertilizzanti e acqua, che la rendono una risorsa superiore per le bioplastiche rispetto al cotone e al legno».
Attualmente, sottolineano gli analisti, «diversi gradi di bioplastica di canapa sono prodotti mediante l’infusione di fibre di canapa. Attualmente si producono plastiche standard rinforzate con fibre di canapa composte dal 30-40% di canapa e plastiche al 100% di canapa. Queste bioplastiche di canapa sono cinque volte più rigide e 2,5 volte più forti del polipropilene. Questa infusione di fibre riduce i livelli di inquinamento, è più resistente e biodegradabile».