Canapa come fonte proteica sostenibile: la richiesta dell’UE
Ricchissima di proteine vegetali, la canapa è una valida alternativa alla carne. Da questa consapevolezza nasce la proposta del Parlamento Ue di riconoscerla come "coltura proteica sostenibile"
Dall’importante contenuto proteico, che per i semi si aggira attorno al 30%, la canapa è un’ottima fonte di proteine vegetali di alta qualità, che assicura tutti e nove gli aminoacidi essenziali di cui abbiamo bisogno.
Infatti, nel pieno della crisi climatica che stiamo vivendo e l’assoluto bisogno di trovare alternative alla carne, la cui produzione intensiva è responsabile del 15% dell’emissioni annue di gas serra, il Parlamento europeo ha richiesto che la canapa venga riconosciuta ufficialmente come “coltura proteica sostenibile”.
LA CANAPA PER L’UE: UNA COLTURA PROTEICA SOSTENIBILE DA REGOLAMENTARE
Passata con 305 voti a favore, 109 contrari e 69 astenuti, la European Protein Strategy ha sottolineato la necessità di differenziare le fonti proteiche che mettiamo a tavola ogni giorno, cercando di preferire cibi sempre più rispettosi per il pianeta.
In questa ricerca i vegetali occupano un posto d’onore. L’impronta carbonica di una dieta vegana infatti, o almeno (più) ricca di prodotti di origine vegetale, è nettamente inferiore. Oltre alla mole di risorse risparmiate, da impiegare invece per la produzione di carne e derivati: suolo e acqua in primis.
Le coltivazioni di canapa, ad esempio, richiedono un uso moderato di risorse idriche, difatti l’Unione Europea, tra i punti del piano appena approvato, “Riconosce il forte potenziale della canapa come coltura proteica sostenibile e sottolinea la necessità di armonizzare la sua regolamentazione a livello dell’UE per facilitarne la coltivazione e la trasformazione in alimenti e mangimi”.
Sia alimenti che mangimi, perché i semi di questa pianta sono indicati sia per l’uso umano che per gli animali: polli, galline, mucche, pecore e di recente sono in atto anche sperimentazioni sui salmoni.