Canada: Sentenza contro limitazioni del Governo sulla marijuana terapeutica
Un’altra sentenza negativa per il Governo federale, il quale ha trenta giorni di tempo per presentare appello nell’istanza sul controverso programma per la marijuana terapeutica. Per l’attuale legge le società autorizzate possono produrre la marijuana per un paziente alla volta. Per il giudice federale Barry Strayer questa ratio viola i diritti costituzionali di uguaglianza e libertà. La sentenza chiede essenzialmente più possibilità di scelta e accesso per i pazienti che necessitino della sostanza.
Alan Young, l’avvocato che ha iniziato la battaglia legale per conto di 30 malati, ha dichiarato: “La Corte federale chiede che il Governo non abbia più il monopolio sulla produzione e distribuzione della sostanza”. La legge canadese prevede che i malati, autorizzati al consumo, e non in grado di coltivarla da sé perché troppo malati o per altre ragioni, la comprino da privati (autorizzati) o dal Sistema Sanitario che a sua volta l’acquista da una società dello Saskatchewan.
Nella sentenza del giudice Strayer si legge: “Non sono sostenibili, per me, le limitazioni poste dal Governo.” La ratio della produzione per una singola persona fu già contestata nella Provincia dell’Ontario nel 2003, ma il governo federale ristabilì il principio alcuni mesi dopo. “Stiamo esaminando la sentenza”, ha dichiarato Paul Duchesne, portavoce di Health Canada, l’agenzia che regolamenta la marijuana terapeutica, ma non ha detto se ci sarà l’appello. “In teoria ora i malati possono scegliere se comprare la sostanza dal Governo o far parte di un ristretto numero di persone che produca da sé la marijuana”, ha concluso Young.