Canada: la legalizzazione della cannabis ha fatto calare le prescrizioni di oppioidi
La legalizzazione della cannabis in Canada ha portato alla diminuzione delle prescrizione di oppioidi nel Paese. E’ il risultato di un nuovo studio scientifico curato dai ricercatori dell’Università di Toronto che è stato pubblicato su Applied Health Economics and Health Policy.
Per arrivare a questo risultato i ricercatori hanno valutato il volume totale delle prescrizioni di oppioidi e la relativa spesa economica, prima e dopo la legalizzazione della cannabis. Tenendo presente che la legalizzazione canadese è diventata effettiva il 17 ottobre 2018, i ricercatori hanno preso in considerazione i dati che andavano da gennaio 2016 a giugno 2019.
“Il 17 ottobre 2018 la cannabis ricreativa è diventata legale in Canada, aumentando così l’accesso e riducendo lo stigma associato al suo uso per la gestione del dolore”, scrivono infatti i ricercatori nell’abstract dello studio.
Legalizzazione della cannabis e prescrizione di oppioidi
I ricercatori fanno poi notare che il calo delle prescrizioni è avvenuto in tutti i 42 mesi presi in esame, ma che: “Il calo della richiesta è stato 5,4 volte maggiore nel periodo successivo alla legalizzazione. Anche la spesa mensile totale per gli oppioidi è stata ridotta in misura maggiore dopo la legalizzazione (267mila dollari canadesi contro 95mila dollari al mese). I risultati sono stati simili per i piani farmaceutici privati; tuttavia, il calo assoluto nell’uso di oppioidi è stato più pronunciato (76,9 contro 30,8 mg/richiesti). Durante il periodo di 42 mesi, anche l’uso di gabapentin e pregabalin è diminuito”.
Dati che fanno affermare ai ricercatori che: “La legalizzazione della cannabis ha coinciso con un marcato calo dei volumi di oppioidi prescritti in Canada” e che nelle conclusioni supportano l’ipotesi che “un più facile accesso alla cannabis per il dolore può ridurre l’uso di oppioidi sia per i piani farmaceutici pubblici che privati”.
Uno studio che si inserisce nella cornice più ampia di diversi lavori scientifici che indicano come la cannabis, che viene largamente utilizzata per combattere il dolore, possa sostituire gli oppioidi, riducendo le morti che questi farmaci possono causare.
Negli stati dove la cannabis per uso ricreativo o medico è legalizzata, le morti per overdose causate dagli oppiacei diminuiscono fino al 35%. Questa la scoperta della rivista Economic Inquiry che in uno studio del 2019 ha fatto il punto sull’accesso alla cannabis legale negli Stati Uniti, evidenziando appunto un calo fino al 35% dei morti fra i consumatori abituali di medicinali a base di oppio. Per gli autori il motivo è da ricercare nell’auto-trattamento, cioè nell’uso totalmente autonomo di cannabis per alleviare il dolore al posto dei derivati dall’oppio e il nesso causale tra la cannabis legale e la riduzione delle morti è risultato essere “molto forte”.