Canada: depenalizzare le droghe pesanti per ridurne il consumo
La proibizione incentiva il consumo e il Canada, per smorzare le morti per overdose che caratterizzano il Paese, ha scelto di depenalizzare le droghe pesanti
Dopo aver legalizzato la cannabis nel 2018, il Canada, consapevole del fallimento delle politiche proibizioniste, ha dato il via a una sperimentazione dalla durata di tre anni con la depenalizzazione delle droghe pesanti per far fronte alle migliaia di morti per overdose che dilagano nel Paese.
Partito dalla provincia canadese della British Columbia, questo progetto pilota nasce dall’esigenza di un cambio d’approccio necessario per rimediare all’annoso problema delle overdose, che in America non si limita al consumo di eroina o cocaina, ma anche di fentanyl, ossicodone e altri oppiodi in generale.
COSA PREVEDE IL PROVVEDIMENTO CANADESE PER LE DROGHE PESANTI
Rifacendosi alla scelta rivoluzionaria del Portogallo che nel 2001 depenalizzò tutte le droghe, nessuna esclusa, riuscendo a diminuirne il consumo, e a quella più recente dell’Oregon, il Canada preferisce alla via della repressione, antiquata, rovinosa e fonte di ingenti danni al singolo e al collettivo, un sistema non violento ma risanante, che vuole recuperare i propri cittadini senza criminalizzarli.
La nuova disposizione autorizza il possesso di piccole quantità di prodotto, fino a 2,5 grammi, destinate all’uso personale. In particolare, le persone trovate con tale quantitativo non saranno più incarcerate ma riceveranno le informazioni necessarie per accedere ai programmi di trattamento per le dipendenze utili per la disintossicazione. Lo spaccio, invece, resta illegale e perseguibile penalmente.
La British Columbia è l’epicentro di una crisi che, dall’emergenza sanitaria annunciata nel 2016, conta più di 10mila morti per overdose. “La situazione non è mai stata così grave”, ha dichiarato Carolyn Bennett, ministro della Salute mentale e delle dipendenze.
A livello nazionale il numero delle vittime sale a quota 30mila e Jennifer Whiteside, politica e sindacalista canadese, fa presente che quello dell’overdose “è un problema di salute e non penale”. Infatti l’obiettivo del cambio di paradigma politico attuato e proprio questo: eliminare lo stigma associato all’uso di droghe che impedisce alle persone di farsi aiutare.
LA CANNABIS PER RIDURRE LE DIPENDENZE
La legalizzazione può aiutare sia direttamente che indirettamente nella lotta alle dipendenze. Gli studi recenti affermano che la marijuana non è una droga di passaggio verso le droghe pesanti ma può aiutare a disintossicarsi. Partendo proprio dal Canada dove la regolamentazione della cannabis ha fatto calare le prescrizioni di oppioidi.
Altro aspetto da considerare è quello della cannabis terapeutica per sostituire parzialmente o del tutto i derivati dall’oppio nel trattamento del dolore. Sono sempre di più infatti gli studi scientifici che, oltre a identificare la cannabis come sostanza in grado di sostituire gli oppioidi, certificano che dove la cannabis medica è legale, le morti per overdose da oppioidi calano sensibilmente.
Siamo sicuri che il progetto appena avviato possa essere d’esempio e scuotere gli Stati del mondo intero che ancora annegano nel mare della proibizione, tra cui l’Italia.