Calea Zacatechichi
Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Genere: Calea
Specie: Calea Zacatechichi
Calea Zacatechichi, nota anche come zacate de perro (erba cane), hoja madre (foglia della madre), hoja de dios (foglia di Dio), thle-pelakano (foglia di Dio, in azteco), è una pianta utilizzata dagli indigeni Chontal (dello stato messicano di Oaxaca) nelle pratiche di oneiromanzia (una forma di divinazione basata sui sogni). Uno studio condotto in doppio cieco e contro placebo su volontari sani a cui erano state somministrate basse dosi di un estratto di Calea Zacatechichi, ha permesso di appurare che questa pianta è in grado di incrementare tempi di reazione, stati di sonno leggero, numero di risvegli spontanei e ricordo dei sogni. E’ stato anche osservato un aumento dell’attività onirica durante le fasi di sonno leggero.
Uso storico ed attuale
Gli uomini di medicina Chontal affermano che questa pianta è in grado di “chiarire i sensi”. E ogni volta che desiderano conoscere la causa di una malattia o il luogo in cui si trova una persona scomparsa, le foglie secche della pianta vengono fumate, od utilizzate per preparare infusioni, e messe sotto il cuscino prima di andare a dormire. Si dice che in questo modo la risposta alla domanda arrivi in sogno. Dopo averne bevuto il te fatto con le foglie seccate e schiacciate (in genere viene usata una manciata di foglie per tazza), gli indiani si recano a dormire in un posto calmo, e fumano una sigaretta di foglie secche.
Capiscono di averne fumate abbastanza quando sentono la sonnolenza e possono percepire distintamente le pulsazioni del cuore. Per qualcuno la trasmissione divinatoria è visiva, secondo altri invece la pianta parla con la sua voce. Gli Chontal utilizzano Calea Zacatechichi anche per la cura di disturbi gastrointestinali, dissenteria, nausea e febbre. Viene impiegata anche come insetticida. Il nome della specie deriva dalla parola “Zacatechichi”, che nella lingua nahuatl significa “erba amara”. Molto probabilmente la Calea Zacatechichi corrisponde al “chichixihuitl”, una pianta impiegata dagli antichi Aztechi per indurre sogni. I sogni sono estremamente importanti nella cultura centro-americana. Si ritiene che avvengano nel reame della realtà sovrasensibile, e che pertanto abbiano la facoltà di trasmettere messaggi.
Vi sono infatti diverse altre piante utilizzate nelle comunità indiane del Messico per ottenere messaggi divinatori dai sogni. Alcuni funghi freschi appartenenti al genere Lycoperdon sono assunti dagli indiani mixtechi per sognare. Gli indiani Nahuatl della Sierra de Puebla utilizzano invece una non identificata specie di Salvia, conosciuta con il nome di Xiwit. E gli indiani Tarahumara utilizzano la Bakana (Coryphantha compacta) come agente divinatorio oneirogeno. Nell’antica Grecia l’oneiromanzia veniva praticata dai membri del culto di Asclepio e le offerte votive ritrovate nei suoi centri di culto ad Epidauro, Pergamo e Roma attestano l’efficacia del rito. Questa pratica venne adottata anche da certe sette cristiane ed è tuttora in uso in alcuni monasteri greci. E in Nordafrica la pratica dell’oneiromanzia, estremamente antica (è segnalata già da Erodoto), è tuttora molto vivace.
Proprietà chimiche e tossicologiche
La pianta contiene un gran numero di principi attivi: sesquiterpeni (calassina, ciliarina), germacranolidi (1β-acetossi-zacatechinolide, 1-osso-zacatechinolide); tuttavia, non è possibile ricondurre inequivocabilmente ad alcuna di queste molecole l’effetto oneirogeno riferito dagli utilizzatori della Calea Zacatechichi.
Dale Pendell riporta che la pianta “contiene 1/100 dell’1% del suo peso di un alcaloide non identificato: C21H26O8 e un gran numero di diterpeni, flavonoidi, sesquiterpeni lactoni, acidi organici e un principio amaro simile ai glucosidi. La maggior parte delle ricerche si è accentrata sull’alcaloide, ma di sicuro i lactoni diterpeni meritano attenzione”.VNon sono noti studi tossicologici a proposito della tossicità della Calea Zacatechichi. Taluni psiconauti riportano che dosi elevate provocano incremento della salivazione, atassia, conati di vomito. Test scientifici hanno anche dimostrato che le foglie posseggono proprietà antiteratogene (combattono la formazione di grassi nelle arterie): una virtù promettente per la nostra società afflitta da attacchi cardiaci.
Coltivazione
La pianta ama i terreni incolti; colonizza rapidamente i terreni accidentati e le zone in cui è passato un incendio. Il genere Calea è Neotropico (tipico del Nuovo Mondo) e contiene un altro centinaio di specie oltre la Calea Zacatechichi (alcune delle quali utilizzate nella medicina locale). La pianta ama il sole ed una buona irrigazione. Un buon mix di terreno per la coltivazione di questa pianta comprende 1/3 di un ricco substrato, 1/3 di vermiculite e 1/3 di humus.
Legislazione
In Italia né la pianta né i principi attivi in essa contenuti sono inseriti nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
fonti: Contreras C.M., Diaz J.L., Mayagoitia L. Psychopharmacologic Analysis of an Alleged Oneirogenic Plant Calea zacatechichi Diaz J.L. – Ethnopharmacology and taxonomy of Mexican psychodysleptic plants Istituto Superiore di Sanità – Smart Drugs Pendell D. – Pharmako/poeia Shultes R.E. – L’enciclopedia delle piante allucinogene Tabaccheria21 – Piante psicoattive Wikipedia.org
a cura di SD&M www.psiconautica.tk