Uno dei festival tra i più attesi al mondo, il Burning Man, che per otto giorni l’anno porta nell’arido Black Rock Desert del Nevada oltre 50mila persone pronte a festeggiare l’arte e la libertà. In poco più di 90 minuti Gerald Fox ci trasporta nei circa 7mila metri quadrati di paesaggio arido, in cui si tiene la celebrazione più folle, selvaggia e all’avanguardia di sempre. All’evento contribuiscono oltre duecento installazioni artistiche, ogni anno legate ad un tema diverso che funge da ispirazione per artisti, musicisti e semplici ravers, che hanno il principale intento di provocare, coinvolgere e stupire.
In particolare il documentario segue sei artisti (Arthur Mamou Mani, Andrew Johnstone, Kate Raudenbush, Dana Albany, Peter Hazel e Flash Hopkins) che fanno di tutto per portare le loro sorprendenti installazioni nel complicato deserto del Nevada, in cui tempeste di sabbia ed eventi metereologici avversi sono abbastanza frequenti.
Girato subito dopo la morte improvvisa del leggendario fondatore di Burning Man, Larry Harvey, il documentario racconta la preparazione del festival, la costruzione e infine il rito conclusivo che prevede la distruzione nel fuoco delle principali strutture di questa temporanea città. Una pellicola che offre una visione esclusiva della più grande galleria d’arte del mondo creata solo per poco più di una settimana all’anno, dal 1991.
Burning Man: Art on Fire è disponibile sulle principali piattaforme tra cui iTunes, Amazon Prime, GooglePlay e Vimeo on Demand.
