Brian Wilson – Smile
Nonesuch/Warner Music, 2005 – Genere: rock
Tutti abbiamo avuto nella nostra testa almeno un romanzo o una canzone della vita, che di tanto in tanto tornavano a ossessionarci senza mai venire fuori.
Brian Wilson, mente e leader dei Beach Boys, ha portato l’idea di “Smile” con sé dal 1966. In quel momento le classifiche, le tournèe e il successo lo gettano in una crisi profonda e lui molla tutto; nel frattempo, esce “Revolver” dei Beatles e conosce Van Dyke Parks, paroliere ambizioso e molto all’avanguardia per i suoi tempi. Si rinchiudono e scrivono queste canzoni, con il proposito di creare un qualcosa mai ascoltato in precedenza superando addirittura i quattro di Liverpool. I come ed i perché si sia dovuto aspettare fino ad oggi sono troppi e troppo lacunosi.
Accontentiamoci di avere finalmente un lavoro unico e all’avanguardia anche nel 2005. Queste canzoni, benché registrate oggi, non perdono l’alone sixties e spesso spiccano per la genialità degli arrangiamenti. Uno strumento richiama un suono, una parola ne genera un’altra in un’assonanza globale che sembra un magico gioco di specchi. Chi avrebbe mai pensato che Gershwin potesse andare così bene con il surf rock? Assolutamente imperdibile.
Emiliano Duroni