Bombe di semi per giardinieri d’assalto
L’idea delle “bombe di semi” nasce dall’esigenza e dal desiderio di “occupare”, in senso floreale, un’area di terra inutilizzata, non di proprietà, per i più svariati motivi. In alcuni casi i giardinieri d’assalto occupano l’area urbana con piante e fiori già cresciuti, per ottenere un risultato immediato. L’alternativa per diffondere semenze, e quindi piante e fiori, è appunto la bomba di semi, o seed bomb, che garantisce un ciclo completamente naturale.
Inoltre, se le piante e i fiori nascono da seme in condizioni difficili, avranno più possibilità di sopravvivenza, rispetto a quelle piantumate in loco e provenienti da un vivaio (con condizioni ottimali). Sono tecniche di base del “giardinaggio d’assalto” e vengono utilizzate in città (aree spartitraffico, cantieri o zone in disuso), ma anche in campagna, laddove vi sia un’area completamente abbandonata, dove crescono solo rovi e sterpaglie.
Nel complesso, questo tipo di giardinaggio si sta diffondendo un po’ ovunque, e sotto molteplici forme, con il solo obiettivo di rinverdire e dare una nota di colore ad aree grigie o dismesse. Oltre a dare un apporto di verde, sicuramente migliorano l’aspetto visivo di tali luoghi. Vediamo come creare una “bomba di semi”, e ottenere i migliori risultati.
Materiali necessari:
– Argilla essiccata. La creta per modellare, reperibile in diverse tipologie di negozio, forniture artistiche, decoupage, hobby e modellismo. Esteriormente sembra un pezzo di stucco, ma è un ottimo materiale di base e costa davvero molto poco.
– Acqua
– Semi di piante o fiori resistenti e che abbiano bisogno di poche cure (come ad esempio girasole, nontiscordardime, Arabis);
– Compost o terriccio con humus di lombrico, molto ricco di sostanze nutritive per la crescita
– Una superficie larga e piatta su cui lavorare.
– Argilla di fiume (o limo, o argilla fertilizzante). Si trova nei garden più forniti o nei negozi di acquari in forma di biglie.
– Carta di giornale o un piccolo sacchetto di juta
– Fertilizzante
Procedimento:
Per prima cosa tagliare l’argilla dal panetto, facendo una fettina molto sottile. Schiacciarla su una superficie larga e piatta, poi cospargervi il compost o il terriccio con humus di lombrico. Una maggiore quantità di compost alza le probabilità di riuscita della germinazione dei semini.
Mischiarvi qualche seme, due o più, a seconda della grandezza e delle esigenze di germinazione, e unire un po’ di argilla fertilizzante. Aggiungere con cautela qualche goccia d’acqua, versandone poca per volta. Arrotolare delicatamente su sé stesso lo strato di argilla e modellarla a forma di palla. Assicurarsi che i semi siano all’interno, e che la palla abbia una consistenza solida e resistente, non si dovrà sfaldare durante un eventuale “lancio”.
Per un’ulteriore sicurezza ripassarla diverse volte nel compost, fino a quando non sarà completamente ricoperta da un buono strato protettivo di terriccio. Lasciare asciugare al sole per aumentarne la consistenza. Questo tipo di palla è trasportabile in tasca e pronta per essere lanciata in qualsiasi momento.
In alternativa, si può realizzare la bomba di semi “umida”, preparando l’impasto di argilla, semi e terriccio come descritto in precedenza, modificando le procedure finali. In questo caso solitamente si aggiunge un po’ di fertilizzante e si lascia la mistura intrisa di acqua, avvolgendola in una carta di giornale o in un sacchetto di juta, che servirà da involucro protettivo. Questa variante permette di far nascere e fiorire in minor tempo le bombe di semi che verranno lanciate in luoghi non facilmente raggiungibili, per garantire un minimo apporto di acqua e nutrimenti iniziale, lasciando poi che la natura faccia il suo corso.
Per concludere l’attività non resta che trasportare – e ovviamente lanciare – le proprie bombe di semi, avendo cura di selezionare il luogo in precedenza, in base alla conformazione, alla facilità di accesso (ad esempio per incursioni rapide per irrigazione) e soprattutto al risultato che si vuole ottenere con il proprio “assalto verde”.
Ovviamente questo tipo di assalti può essere effettuato con qualsiasi tipo di semenza, in questo la fantasia la può far da padrone (avete mai pensato ad una pianta di mais che cresce di fianco ad un semaforo?); è necessario però ricordare che anche in questo caso, pur trattandosi di luoghi non di proprietà, e l’incursione floreale possa restare anonima, conviene restare nella legalità, per quanto riguarda la scelta dei semi.