Black Friday? No, grazie!
Il venerdì nero o meglio il Black Friday cade l’ultimo venerdì di novembre. Come tutti sanno si tratta dell’ennesima consuetudine importata dagli USA dove, il giorno dopo il Ringraziamento, i negozi offrono super sconti per lanciare lo shopping di Natale. Una tradizione nata negli anni Sessanta e che con Internet ha raggiunto il massimo della sua popolarità fino a prolungarsi nel tempo per sfruttare al massimo il picco dei consumi: è così che sconti e offerte speciali sono arrivati a trascinarsi lungo tutto l’arco della settimana che precede il “gran giorno”.
In Italia questo appuntamento con la corsa febbrile allo shopping si è diffuso solo da qualche anno e sono sempre di più le persone che vi partecipano; si stima che siano quattro volte tanto rispetto al 2014, così, mentre questa tendenza consumistica spopola, il pianeta ne paga il conto … Il Black Friday è letteralmente un venerdì nero per il clima e la biodiversità. Presto sarà troppo tardi, ma ora è ancora possibile cambiare molte cose per ritardare il cambiamento climatico. Il futuro del pianeta, il tuo futuro, il futuro dei nostri discendenti, dipendono dalle lotte che stiamo combattendo oggi.
Climate Friday (#ilestencoretemps – #citizensforclimate) è l’iniziativa lanciata in Francia e ripresa in diversi Paesi (in Italia sotto l’hashtag #siamoancoraintempo) che invita a reagire con azioni ostinate e contrarie a questo comprare irresponsabile e forsennato. Nello specifico a coloro che aderiscono alla campagna si chiede di:
– boicottare Amazon;
– evitare di comprare online;
– fare la spesa in mercati di produttori locali;
– evitare gli sprechi, comprare in maniera responsabile e secondo reali esigenze;
– utilizzare biciclette e trasporti pubblici;
– evitare di usare l’aereo;
– ridurre (evitare del tutto sarebbe meglio) il consumo di carne.
Oltre a questo, noi di Dolce Vita, quest’anno abbiamo rifiutato campagne promozionali di aziende del settore cannabis che volevano promuovere iniziative commerciali per il 23 novembre. Insomma, è chiaro da che parte stiamo noi, e voi?