Bio-on: la startup che produce plastica biodegradabile
Ha tutti gli ingredienti di una favola moderna la storia di due imprenditori, Marco Astorri e Guy Cicognani, i quali hanno avuto il coraggio di dare una svolta alla loro vita, rinunciando a realizzare skipass ecologicamente non compatibili, per inseguire il loro sogno: produrre un tipo di plastica biodegradabile, resistente e utilizzabile per diversi usi.
Marco e Guy, pur non avendo particolari conoscenze di chimica, sono riusciti nel loro intento, grazie a Internet e ad alcuni tipi di batteri particolarmente ghiotti di melasso, un residuo della produzione dello zucchero da barbabietola. La svolta decisiva è avvenuta in seguito al fortunato incontro sul Web con Simone Begotti, uno scienziato dalle grandi idee.
Nel 2007 è nata la Bio-on, una startup che deve la sua fortuna al PHA, una biomolecola scoperta nel lontano 1925, da cui si ricava plastica biodegradabile al 100% attraverso una tecnica che ha dell’inverosimile: i batteri vengono affamati e poi fatti ingrassare. Dal grasso prodotto da questi voraci microrganismi deriva un tipo di plastica di eccellente qualità, utilizzata per realizzare svariati oggetti come i classici mattoncini per le costruzioni.
Il progetto Minerv PHA Supertoys attualmente non ha finalità commerciali, ma mira a raggiungere obiettivi sempre più importanti, grazie a uomini che non badano al profitto personale, ma alla salvaguardia dell’ambiente.