Biden grazia migliaia di condannati per cannabis
È una mossa storica: Biden grazierà migliaia di persone con reati federali per semplice possesso di cannabis e prenderà in esame la classificazione della cannabis nella tabella 1
L’annuncio è di ieri ed è stato fatto direttamente da Joe Biden, che concederà la grazia alle persone con condanne federali per semplice possesso di cannabis.
“Come ho già detto in passato, nessuno dovrebbe essere in prigione solo per aver usato o posseduto marijuana. Oggi sto prendendo provvedimenti per porre fine al nostro approccio fallimentare. Permettetemi di illustrarle”, è il pensiero del Presidente degli Stati Uniti espresso con un tweet.
Secondo il New York Times la mossa interesserà circa 6.500 persone che sono state condannate con accuse federali per semplice possesso di cannabis nel periodo dal 1992 al 2021, e altre migliaia di condanne basate nel Distretto di Columbia.
GRAZIA PER LE CONDANNE E LEGALIZZAZIONE FEDERALE
La dichiarazione ufficiale della Casa Bianca è stata pubblicata il 6 ottobre, ed è dalla stessa Casa Bianca che fanno notare che, secondo l’attuale legge federale, la cannabis rientra nella Tabella I insieme a droghe mortali come il fentanyl e l’eroina, specificando che: “Rivedrà rapidamente” l’attuale classificazione della pianta.
La seconda notizia, che gli attivisti attendevano da tempo e che sarà fondamentale negli equilibri globali per la legalizzazione della cannabis, è che Biden ha annunciato che darà ordine al Procuratore Generale Merrick B. Garland e al Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani Xavier Becerra di iniziare il processo di revisione della classificazione della cannabis a livello federale.
Negli ultimi anni sono state diverse le proposte, arrivate dai democratici ma anche dai repubblicani, per rendere finalmente la cannabis legale a livello federale superando le differenze tra Stato e Stato.
Il processo di riforma dovrebbe quindi svilupparsi in 3 passi: la grazia per tutti i precedenti reati federali di semplice possesso di cannabis; l’invito ai governatori a concedere la grazia per i reati di semplice possesso di cannabis nello Stato; e infine la richiesta di avviare il processo di revisione di come la cannabis dovrebbe essere classificata nella legge federale.
Erik Altieri, che è il direttore della direttore esecutivo della storica associazione antiproibizionista americana Norml, si è detto cautamente ottimista e ad High Times ha sottolineato che: “Molti degli sforzi intrapresi e proposti dal Presidente oggi sono attesi da tempo”.
Ora la speranza è che la riforma possa diventare effettiva in tempi brevi, mentre il prossimo passaggio legislativo atteso è quello del il SAFE Banking Act, una legge pensata per aiutare a garantire che le comunità più colpite dal proibizionismo della cannabis possano partecipare in modo sicuro e redditizio alla nascente industria, che dovrebbe essere approvato in Senato a breve.