Best Beats #Pro 2013 – Le cinque migliori produzioni #Pro dell'anno
Un 2013 che ci ha regalato tantissimo. Il rap italiano ha continuato a cavalcare l’onda del successo e della diffusione, mescolandosi ad altri mondi musicali, a farsi influenzare e ad influenzare a sua volta. Siamo ancora in alta stagione e il rap nostrano continua senza sosta a sfornare nuovi lavori, nuovi talenti e a confermare le (tante) certezze della scena. Molti dischi hanno riscosso un successo enorme, ma bisogna dirlo: anche la strofa più dope del mondo, senza il beat perfetto che la accompagna non vale nulla. Ecco perché bisogna dare il giusto spazio anche a chi sta dietro le quinte, chiuso in studio a tessere quei tappeti sonori clamorosi che ci fanno muovere la testa e consumare il tasto repeat. Tanti nomi tra cui scegliere, ma l’anno che volge ormai al termine è stato senza dubbio dominato da questi protagonisti. Ecco i 5 best beats #pro del 2013, selezionati per voi da Myhiphop.it.
5. ZONTA (con Barracruda e Johnny Marsiglia in: “Ghettoblasta”)
Quinto posto per Zonta. Forse non il producer più attivo del 2013, ma che quando stappa la bottiglia dei beats non è mai anonimo. “Farò a meno di te”, che sfuma le sonorità del masterpiece “Tora-Ki”, con Killa Cali è stato l’ennesimo esempio della classe e della melodia tipica di Zonta, ma è “Ghettoblasta” il beat prescelto del 2013: una strumentale pungente e dal graffiante sapore underground che prende per mano la struggle del testo e la porta su un altro livello. Qualità.
______________________________
4. SHABLO (con Corrado, Fred de Palma, Attila, Achille, Luche, Marracash in: “Genesi”)
Quarto posto per Shablo, che quest’anno abbiamo trovato un po’ ovunque. Del progetto “Genesi” ne avevamo parlato proprio qui. Un progetto pieno di nuove leve acerbe e ancora difficili da giudicare, ma che musicalmente si presenta con un concept stratosferico: ogni singola strumentale segue perfettamente il mood deciso e assorbe con forza il sound trap americano contemporaneo. Direttore d’orchestra di “Genesi” è proprio Shablo, che ha spaccato in lungo e in largo nel 2013. La strofa di Marra è da paura, ma senza questa strumentale niggaz comin’ on my lambo chillin’ in da club non sarebbe la stessa cosa.
______________________________
3. BIG JOE (con Mecna e Stokka in: “Capirai”)
Gradino più basso del podio per Big Joe, un producer pazzesco. Puoi produrre basi ogni giorno, puoi tentare batterie su batterie e sfruttare mesi a fare diggin’ – ma quando sei sempre in grado di stendere un beat che veste perfettamente un artista e ne abbraccia l’essenza, allora è talento. Big Joe possiede questo talento e nel corso di questo 2013 l’abbiamo potuto assaporare con produzioni come “S.A.L.M.O.“ con Salmo o “Se voli via” con Nex Cassel, Er Costa e Johnny Marsiglia – solo per citare due esempi (!) veloci. Il talento di Big Joe sta nel capire il vibe del rapper che ha davanti, ed è per quello che la strumentale di “Capirai”, che si colloca al terzo posto, è da ascoltare con l’ombrello – come il 90% dei pezzi di Mecna. Intreccio pazzesco.
______________________________
2. THE CEASARS (con Ghemon in “Scusa”)
Medaglia d’argento per The Ceasars. Trio di produttori affermatissimo, che quest’anno avrete visto a The Flow nella loro rubrica “Production Room” e che vanta collaborazioni con Jadakiss, Styles P, Red Cafe, Avery Storm, Saigon, Gue Pequeno, Baby K, Ghemon, Gemitaiz, Amir e molti altri. Con la strumentale di “Scusa” (contenuta nel mixtape #A1M di Ghemon) Ceasar, PStarr e F.Rigon (The Ceasars appunto) sono riusciti a dar vita all’eleganza. Un beat emozionante, che scalda il petto e che si fa ascoltare e riascoltare senza mai stufare. La sapienza con cui poi tutto si mescola al sax e ai vocals di fondo è da brividi. Una delle produzioni migliori del 2013, anche se arrivata quasi alla fine e probabilmente concepita negli anni scorsi. Bravissimi The Ceasars.
______________________________
1. FRITZ DA CAT (con Noyz Narcos e Calibro35 in “With or Without it”)
E al primo posto non poteva che esserci lui: Mister 950 Fritz da Cat, che 14 anni dopo il suo capolavoro è tornato acclamato nel mese di ottobre con il disco “Fritz”. Fritz da Cat è un pezzo di storia del rap italiano. È la mente musicale di alcuni brani immortali, sopravvissuti incolumi alle evoluzioni di tempi e tendenze. Piccoli capolavori che risuonavano come acqua fresca nel deserto qualitativo che è stato l’hip hop del nostro Paese nei primi 2000 e che mai più sono stati rimossi dalla memoria storica (cit. Nicola Pirozzi – Myhiphop.it). E’ probabile che il disco “Fritz”, almeno complessivamente, non riuscirà a entrare nella memoria storica, causa anche il momento evolutivo del rap nostrano. In ogni caso il beat culto del disco è sicuramente quello della track “With or Without it”, che si colloca meritatamente al primo posto della classifica. Una strumentale in cui si può assaporare a pieno tutto il gusto sfumato del vecchio 950, intrisa della sapienza alle macchine di uno dei beatmaker più rispettati e idolatrati del paese. La bellezza di Fritz, i suoni puliti e sobri di un tempo con l’aggiunta di nuove strumentazioni, dai bravissimi Calibro35. Primo posto meritato.
_______________________________________________________________________________
Mattia Polimeni