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Bernardini: colpire coltivatori fai da te favorisce monopolio delle mafie

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“Un anno fa, esattamente il 14 agosto, Radicali Italiani, segnalavano in un comunicato che – da una semplice osservazione delle notizie riportate dai quotidiani – si poteva definire gli italiani ‘un popolo di coltivatori di cannabis’. Quest’anno è l’Ansa a titolare in una notizia del 12 agosto ‘a Roma boom di “erba” fai da te. E non si tratta solamente di Roma perché il fenomeno continua a diffondersi in tutta Italia. Fatto sta che negli ultimi anni Il legislatore ha sfornato leggi proibizioniste sempre più severe che hanno prodotto il brillante risultato di far aumentare il numero dei consumatori, arrivati, secondo le stime più recenti, all’allarmante cifra di cinque milioni”. Lo ha dichiarato in un nota Rita Bernardini deputata radicale eletta nelle liste del Pd. “Una cosa mi appare lampante: chi consuma hashish e marijuana non è convinto di avere una condotta particolarmente disdicevole e tanto meno di essere un delinquente che commette reati.

D’altra parte non e’ demenziale considerare delinquenti ben cinque milioni di persone? E che la questione riguardante la punibilità della coltivazione domestica non sia chiara, lo dimostrano anche le sentenze ballerine della Corte di cassazione che – solo per citare due esempi – il 10 maggio 2007, ha ritenuto non penalmente rilevante la condotta posta in essere da un uomo che aveva coltivato nel proprio terreno cinque piante di cannabis; mentre il 24 aprile di quest’anno, la stessa Corte ha sentenziato che ‘costituisce condotta penalmente rilevante qualsiasi attività di coltivazione non autorizzata di piante dalle quali siano estraibili sostanze stupefacenti, anche nel caso che il prodotto ricavato sia destinato a uso personale’”.

“Un altro capitolo ignorato dai legislatori nostrani che si accaniscono contro i coltivatori ‘fai-da-te’ che, tutto sommato, tirando su qualche pianta evitano almeno di entrare in contatto con il mercato criminale dei narcotrafficanti, sono gli immensi guadagni che proprio grazie al proibizionismo sono appannaggio di quest’ultimi. Solo la ‘ndrangheta, secondo i dati Eurispes 2008 riportati oggi dal Sole 24 ore, ottiene dal traffico di droga il 62 per cento dei suoi proventi illeciti, ben 27.240 milioni di euro all’anno, cifra che si avvicina alla manovra finanziaria recentemente varata dal Governo Berlusconi per i tre anni 2008- 2009-2010, pari a 29.190 milioni di euro”.

fonte: Aduc

 



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