Il Belgio vuole depenalizzare tutte le droghe?
Il Belgio punta a segure l'esempio del Portogallo, mentre si inizia a discutere anche della legalizzazione della cannabis
Il Belgio sta considerando di seguire l’esempio del Portogallo nella depenalizzazione dell’uso e possesso di droghe.
Questa proposta, sostenuta dalla commissaria nazionale belga per la lotta alla droga Ine Van Wymersch, mira a trattare il consumo di droghe come un problema di salute pubblica piuttosto che un reato penale. Il modello portoghese enfatizza la prevenzione, il trattamento e il reinserimento sociale piuttosto che la criminalizzazione dei consumatori.
La decisione del Portogallo di decriminalizzare le droghe nel 2001 ha portato a una significativa riduzione del numero di utenti di eroina, nonché a un calo delle morti per overdose e dei tassi di criminalità. Queste informazioni evidenziano un cambiamento radicale nell’approccio alla questione delle droghe, orientato verso la salute e il reinserimento sociale.
Insomma, fondamentalmente è ciò che diverse agenzie Onu raccomandano da tempo: smetterla con l’approccio della “guerra alla droga”, che comporta un’immane spesa di denaro pubblico, porta spesso in carcere i consumatori e raramente i grandi spacciatori, e soprattutto no ha avuto alcun effetto nel limitare l’utilizzo degli stupefacenti, per trovare altre strade.

LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS IN BELGIO
Intanto in Belgio la discussione si è accesa in particolare attorno alla cannabis, con importanti figure politiche che sostengono la depenalizzazione e la legalizzazione. Il Sindaco di Bruxelles, Philippe Close, ha rinnovato la sua richiesta di depenalizzare la cannabis e rimuoverla dal codice penale belga. Close sostiene che togliere la cannabis dalle mani dei gruppi criminali permetterebbe alle autorità di concentrarsi sul traffico di droghe più pesanti.
In un contesto di crescente violenza legata alle droghe a Bruxelles, il sindaco sostiene che non sia possibile arginare questa violenza solo con la repressione della polizia e ritiene importante un dibattito nazionale sull’argomento, soprattutto in vista delle elezioni del 2024.
Anche il Ministro dell’Economia e dell’Occupazione federale, Pierre-Yves Dermagne, si è espresso a favore della legalizzazione della cannabis, sostenendo che sia una questione di “buonsenso“. Secondo Dermagne, la repressione non funziona e la legalizzazione permetterebbe di organizzare la coltivazione e la vendita, generando entrate statali. Ha evidenziato anche l’importanza di informare meglio i consumatori, proibire le vendite ai minori e sottrarre una fonte di reddito importante alla criminalità.
*Foto di copertina Chris Liverani su Unsplash