Basilicata: un progetto per promuovere la canapa
Informare, sensibilizzare e sviluppare una filiera produttiva completa incentrata sulla canapa industriale
Dall’accordo tra l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura (ALSIA) e la Regione Basilicata, è nato “Opportunità canapa”: un progetto ambizioso che vuole promuovere la coltivazione di questa pianta dai mille utilizzi.
Perché la canapa? Perché «per le sue numerose proprietà, può rappresentare una opportunità di notevole interesse per il territorio lucano», ha sottolineato il direttore di ALSIA Aniello Crescenzi, in quanto «si presta a essere utilizzata in diversi settori che spaziano dall’alimentazione alla cosmesi, dalla bio-edilizia alle energie rinnovabili, dal tessile a quello cartario, compreso quello ambientale per l’abbattimento dell’anidride carbonica fino alla bonifica dei siti inquinati».
OPPORTUNITÀ CANAPA: GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO
Tra gli obiettivi prefissati dal progetto, avviato nel 2023 in applicazione della legge regionale del 2018, spiccano tra i tanti:
- la divulgazione delle proprietà della canapa e dei suoi utilizzi;
- la sensibilizzazione degli agricoltori verso la coltivazione di questa pianta, sia come coltura alternativa sia in rotazione ai cereali;
- la possibilità di sviluppare una filiera di qualità che comprenda le fasi di produzione, trasformazione e commercializzazione;

«A questo proposito, l’ALSIA sta realizzando campi dimostrativi sia presso le proprie aziende sperimentali di Lavello e Metaponto sia presso aziende private selezionate attraverso un bando pubblico, a cui l’Agenzia ha fornito la quantità di seme necessaria per la coltivazione di mezzo ettaro di terreno», ha spiegato Crescenzi.
Che continua, «nelle prove sperimentali fatte presso le aziende dell’ALSIA, sono state messe a confronto differenti varietà di canapa valutate sulla base di una serie di parametri agronomici (differenti modalità di preparazione del letto di semina, densità di semina, volumi irrigui, concimazione)».
«Inoltre, l’ALSIA sta conducendo seminari formativi e visite guidate presso campi dimostrativi, strutture industriali anche extra regionali e animando il territorio con partecipazioni a eventi dedicati alla filiera della canapa e alla divulgazione delle innovazioni più recenti provenienti dal mondo scientifico e privato».
«Infine – conclude Crescenzi – anche in un’ottica di sostenibilità, sarà elaborato un disciplinare di coltivazione secondo il metodo biologico, che tenga conto delle varietà di canapa più idonee alle condizioni pedoclimatiche del territorio lucano».