Barcellona: i Cannabis Social Club diventeranno legali e regolamentati
“Si tratterà di un percorso lungo e complicato, ma le istituzioni stanno muovendo i primi passi in questa direzione”. Lo afferma il quotidiano spagnolo El Pais, primo a fornire i dettagli di quelle che sono le norme allo studio del governo della Catalogna per legalizzare un fenomeno cresciuto enormemente negli ultimi due anni. In Catalogna infatti i Csc possono contare già 165mila soci e muovono cinque milioni di euro ogni mese, numeri che stanno rapidamente trasformato Barcellona nell’Amsterdam del sud Europa. Per verificare e pianificare lo sviluppo del fenomeno dei Csc il governo locale ha recentemente imposto il divieto di apertura di nuovi clubs per un anno, periodo durante il quale dovrà esserne approvata una regolamentazione.
NORME PER FERMARE IL TURISMO DELLA CANNABIS. La proposta mira a regolamentare l’intero processo: la coltivazione, il trasporto di marijuana e le norme per l’accesso per i membri. Una delle modifiche più importanti è quella di rendere possibile l’iscrizione solo ai residenti, per fermare così il turismo della cannabis, che nell’ultimo anno si è molto sviluppato nella capitale catalana. Ogni nuovo iscritto a un Csc dovrà essere presentato da un vecchio membro e, soprattutto, dovranno trascorrere 15 giorni tra il momento dell’avvenuta iscrizione e la possibilità di ottenere cannabis. Inoltre l’iscrizione sarà interdetta a tutti i minori di 21 anni.
REGOLE PER LA PRODUZIONE E IL TRASPORTO. Il documento stabilisce che “la produzione di cannabis dovra’ sempre far riferimento alla domanda degli associati”, e si potrà procedere alla semina delle piante solo dopo che il Csc abbia specificato la quantità della quale necessita per gli associati. La produzione dovra’ essere registrata e, una volta all’anno, un collegio di esperti provvederà a controllare le coltivazioni. In nessun caso le associazioni potranno acquistare cannabis dal mercato nero. In questo modo l’Amministrazione terrà sotto controllo tutta la produzione di cannabis che c’è nel mercato, cosa che oggi è impossibile. Per quanto riguarda il trasporto, invece, il corriere dovrà avere con sé il documento che attesta quanta cannabis sta trasportando e a quale club sia diretta.
REGOLAMENTO INTERNO DEI CANNABIS SOCIAL CLUB. Ogni club avrà un tetto massimo di associati, limite che dovrebbe attestarsi sulle 500 unità (mentre oggi alcuni Csc hanno anche 5mila soci), e vi sarà un tetto al numero di grammi che ogni socio potrà acquistare al mese (60-100 grammi). Inoltre ogni transazione economica dovrà essere tracciata e probabilmente verrà reso obbligatorio l’utilizzo di moneta elettronica. I Csc non potranno vendere superalcolici né tabacchi, ma potranno avere solo una macchinetta distributrice di bibite. Inoltre gli orari di apertura saranno decisi per legge, probabilmente dalle 10 alle 14 e dalle 17 alle 20 tutti i giorni, tranne il sabato quando potranno rimanere aperti un’ora in più. Per ora si tratta di indiscrezioni – precisa El Pais – e alcune proposte di norma probabilmente cambieranno. Tuttavia il dato è che il governo si appresta a legalizzare e regolamentare i Csc, una grande vittoria per il movimento antiproibizionista spagnolo ed europeo.