Terapeutica

Bando di importazione Pedianos? Non pervenuto

Continuano i problemi per la dispensazione di cannabis in Italia, tra bandi non fatti e produzione insufficiente le previsioni per fine anno e inizio del prossimo sono pessime

Foglia di cannabis su terreno arido

Siamo nell’ultimo trimestre del 2021, le cose sono andate male, anzi malissimo per la cannabis terapeutica quest’anno. Tutte cose già facilmente e ampiamente previste negli articoli di fine 2020/inizio 2021. Mancano completamente ormai Bedrolite, Bedrobinol, Pedanios 22, FM2, FM1 e in misura intermittente Bediol.

Qualcuno a questo punto avrà fatto qualcosa? Avrà iniziato a far qualcosa? Ad oggi, di pratico o effettivo non c’è nulla. Si è parlato questa primavera di licenze a privati. Ad oggi, zero. Non pervenuta nessuna autorizzazione a nessuno (il sottosegretario Costa nel frattempo ha annunciato i bandi, restiamo in attesa, ndr).

Il bando di importazione della cannabis Pedanios è terminato, come da contratto, a luglio 2021. Sicuramente, direte voi, alla scadenza o magari leggermente prima ne è stato predisposto un altro per dare continuità alle importazioni. Ovviamente NO: non pervenuto. Ad oggi, fine ottobre, nonostante i rumors non è uscito alcun bando. E anche se uscisse oggi, tra tempi di pubblicazione, apertura buste, assegnazione vincitore, emissione ordine, feste natalizie, ecc… ci vediamo nel 2022. Non è veramente frustrante tutto ciò? Sapere che sarebbe andata così… ed è andata così? Andiamo avanti.

Un’azienda farmaceutica ha dichiarato al congresso SIRCA di aver ottenuto la autorizzazione al primo estratto di cannabis preconfezionato, ossia un estratto concentrato preparato industrialmente al 15% di THC che viene venduto al farmacista “alla spina” (non è il termine corretto, ma così ci siamo capiti) e il farmacista lo ripartisce secondo indicazione medica.

Sarà qualcosa per sopperire a questa carenza di infiorescenze? È già disponibile? No, non pervenuto. Indagando un po’ vien fuori che l’azienda non ha ottenuto tutte le autorizzazioni alla commercializzazione in Italia, per cui dopo l’annuncio segue il nulla di concreto. Ne parleremo l’anno prossimo, in un articolo dedicato. Vi anticipo, c’è poco da stare allegri.

E in tutto questo che fanno i pazienti? Non trovano cannabis. Triste e semplice. Chiamano ovunque e girano come trottole per farmacie italiane, tra mille difficoltà e sempre più complicazioni, grazie (soprattutto) alle interpretazioni che il Ministero della Salute fornisce tramite circolari (atti privi di qualsiasi valenza giuridica): l’ultima è sulle ricette PEC con firma digitale che il ministero, in una circolare contenente 2 evidenti scivoloni, indica come non valide per inviare una ricetta medica da Medico a Farmacia designata e scelta dal paziente.

A meno di miracoli, ci aspetta quindi un fine anno senza cannabis medica. Qui lo dico chiaramente: l’Olanda manda meno di quanto chiesto, i 300 Kg del Farmaceutico non li ha visti nessuno e abbiamo terminato il bando di importazione della Pedanios.

Vien quasi da dire: oramai manca solo che tolgano del tutto la cannabis terapeutica dall’Italia, non è che ci è rimasto molto altro su cui infierire. 



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