Autoproduzione: la legge arriva in Parlamento il 24 giugno
Entro fine mese la legge per la coltivazione domestica di cannabis sarà discussa alla Camera dei deputati
Finalmente c’è una data: la legge sulla coltivazione domestica, che renderebbe legale l’autoproduzione di cannabis, arriverà in Parlamento il 24 giugno per essere discussa alla Camera.
Un passaggio fondamentale per la legge che “esce” dalla Commissione Giustizia, dopo oltre 2 anni da quando era stata proposta, per affrontare il cammino parlamentare e diventare una legge vera e propria.
LA LEGGE SULL’AUTOPRODUZIONE ARRIVA IN PARLAMENTO: INTERVISTA A RICCARDO MAGI
Per fare il punto della situazione ne abbiamo parlato con Riccardo Magi, presidente di Più Europa e primo firmatario della proposta di legge.
Finalmente c’è una data per l’approdo alla Camera della legge per l’autoproduzione di cannabis…
Esattamente, è la data prevista dal calendario dell’aula per la discussione generale sulla proposta di legge. È una cosa importante per due motivi: primo per il fatto di arrivare a discutere di cannabis in aula, e poi dal punto di vista procedurale, perché, essendo il disegno legge iscritto al calendario dell’aula, il presidente della Commissione ha degli strumenti per velocizzare la discussione in Commissione, perché il calendario dell’aula “prevale” sulle dinamiche dei lavori in Commissione.
Mancherebbero ancora molti emendamenti da votare?
Sì, ma si possono votare. Molti, approvandone alcuni sugli stessi aspetti, decadranno. Molti degli emendamenti presentati da Lega e Fratelli d’Italia infatti sono ripetitivi, come ad esempio quelli sulle sanzioni pecuniarie.
Qualora entro la fine del mese iniziasse la discussione alla Camera, per arrivare ad una votazione quali sarebbero le tempistiche?
Dipende molto anche dagli altri lavori che potranno esserci, però, diciamo che nell’arco del mese successivo, e quindi luglio, si dovrebbe arrivare alla votazione.
Quindi una buona prospettiva per il cammino della legge sarebbe che si arrivasse alla votazione alla Camera prima della pausa estiva, per poi riprendere i lavori al Senato alla ripresa in settembre?
Sì, esatto. Ovviamente a livello politico, ringraziando tutti i gruppi che hanno sostenuto la legge, chiediamo a tutti quanti in Commissione di non far venire meno la volontà politica in questo momento: bisogna rispettare questa data per l’arrivo in aula e per farlo c’è la necessità di lavorare intensamente in Commissione e quindi di onorare quello che è stato detto più volte.
Come ricordiamo spesso, quando c’era ancora in piedi il referendum, sia Conte che Letta si erano sfilati dicendo che la loro proposta era quella che c’era in Parlamento, che poi è questa, non è che ce ne siano altre. Quindi ora si tratta anche di tenere fede a questa affermazione che avevano fatto.