Autoproduzione di cannabis: ecco perché è un’ottima scelta
Coltivare da sé la propria cannabis, oltre che dare grande soddisfazione, è una pratica virtuosa per diversi motivi, soprattutto nei Paesi in cui non è legale
Prendersi cura di una pianta è un po’ come prendersi cura di se stessi: è un’attività che fa bene e gli aspetti positivi vanno al di là di quelli che si potrebbero immaginare.
Recenti studi scientifici hanno dimostrato che occuparsi del verde aiuta a contrastare lo stress e l’ansia, a migliorare l’umore e incoraggiare la socializzazione.
Secondo questo studio, ad esempio, “i dati hanno mostrato che un giardinaggio più frequente (cioè 2-3 volte a settimana) corrispondeva a una riduzione dello stress percepito, a un aumento del benessere soggettivo e a un aumento dei livelli di attività fisica auto-riferiti”.
Questo perché concentrare la propria attenzione sul giardinaggio può aiutare a ridurre i pensieri e i sentimenti negativi, è un ottimo modo per concentrarsi sulle piccole cose ed interrompere per un momento la frenetica routine quotidiana e può essere un buon promemoria per ricordarci che è importante prendersi cura di sé stessi sempre.
Quindi anche il solo dedicarsi a una piantina, ci fa stare bene. Ancor di più se pensiamo alla cannabis, che in genere viene coltivata per poi goderne i frutti nei vari modi possibili, e vedendosi insomma restituire l’affetto e le parole gentili donate durante la fase di crescita e fioritura in forma di cime grasse e resinose, ricche di aromi, fragranze e principi attivi.
Nei Paesi, come il nostro, in cui la cannabis non è legale, chi vuole fumare cannabis ha solo due opzioni: comprarla sul mercato nero, o coltivarla da sé. Vediamo insieme perché la seconda opzione è di gran lunga la migliore.
AUTOPRODUZIONE: SAI QUELLO CHE FUMERAI
Compare la cannabis in strada, anche se si conosce la persona che la vende, è un terno al lotto. Negli anni le analisi dei campioni dei sequestri hanno mostrato tagli o contaminazioni con qualsiasi porcheria, partendo dalle muffe che sii sviluppano perché conservata male, passando per polvere ddi vetro o simili utilizzata per aumentarne il peso, fino al taglio col metadone. Per carità, può capitare di trovare anche della cannabis di buona qualità, ma non è ciò che accadde nella maggior parte dei casi.
L’autoproduzione invece, oltre alla scelta della varietà di partenza e delle condizioni in cui procedere con la coltivazione, permette di controllare tutti i parametri, dal ph dell’acqua a temperatura e umidità della stanza, senza dimenticare la quantità, qualità e frequenza nell’utilizzo di concimi, fino ad arrivare a taglio, pulizia ed essiccazione. Sono tutti passaggi fondamentali nell’ottenere delle belle cime che diano soddisfazione, e l’unico modo per poterli controllare, è quello di coltivare le proprie piante.
È PIÙ ECONOMICO E TOGLIE SOLDI A MAFIE E CRIMINALI
Tolto l’investimento iniziale, che si fa una volta e dura a lungo, l’autoproduzione è sicuramente un’ottima scelta dal punto di vista economico perché fa sicuramente risparmiare. La variante da tenere sotto controllo è ovviamente il costo dell’energia elettrica, che negli ultimi tempi sta continuando ad aumentare.
E se da una parte la scelta dell’autoproduzione è una buona soluzione per le nostre tasche, dall’altra è una cattiva notizia per gli spacciatori e i loro fornitori, per ovvi motivi.
LE TUE GENETICHE SEMPRE A PORTATA DI MANO
Quante volte capita di assaggiare un tipo di cannabis che si sposa perfettamente con ciò che ci piace a livello di sapori, odori ed effetto, ed essere dispiaciuti per non poterla avere in futuro? Coltivandola da sé si potrà invece avere sempre a disposizione – programmando tutto per tempo – le varietà preferite coltivate secondo i propri gusti.
TI PERMETTE DI CONOSCERE MEGLIO LA CANNABIS
Questo, oltre a quello illustrato all’inizio riguardo la coltivazione come anti-stress, è uno degli aspetti principali. Perché per imparare a fare una cosa bisogna iniziare a farla e coltivare cannabis ti porta ad entrare in una relazione più intima con la pianta, accudendola e seguendola passo dopo passo. C’è chi parla alle proprie piante, che le accarezza, chi fa sentire loro la musica e tutti sono convinti che se accorgano e ne traggano beneficio. Ad ogni modo affrontare più cicli di coltivazione, scontrarsi con problemi e difficoltà, e dedicare il proprio tempo alla coltivazione, porterà una grande consapevolezza nella comprensione di questa e altre piante.