Automotive: scopri le Hemp Cars del 2022
L'industria automobilistica rispolvera le Hemp Cars e aggiorna al 2022 tutte le potenzialità della canapa scoperte nel secolo scorso da Ford
Sembra incredibile, ma le innumerevoli potenzialità delle Hemp Cars che Henry Ford mostrò al mondo nel 1941, sono rimaste pressoché ignorate per tutti i decenni a venire. Recentemente però, si è registrata un’inversione di tendenza…
HENRY FORD E LA HEMP BODY CAR
Se siete amanti di questa pianta, forse non vi coglierà di sorpresa sapere che nel lontano 1937, l’impreditore statunitense Henry Ford realizzò un prototipo di automobile, la Hemp Body Car, in grado di rivoluzionare il mercato automobilistico tanto allora quanto adesso. La macchina, fu presentata per la prima volta al grande pubblico in un festival in Michigan nel 1941.
Venne chiamata così in quanto la carrozzeria era stata interamente realizzata con un materiale in bioplastica ricavato in gran parte dalla canapa e dai semi soia, che risultava molto più leggera delle normali carrozzerie in metallo, ma anche notevolmente più resistente, tanto che in rete gira ancora un video d’epoca di Ford che colpisce violentemente la carrozzeria della macchina con un martello, senza scalfirla minimamente.
Ma questo non era il solo motivo per cui la macchina di canapa risultava rivoluzionaria: per muoversi utilizzava un bietanolo ricavato dalla canapa, tipo di carburante che ancora oggi è stimato essere tra i più validi e convenienti, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale, che dal punto di vista del costo.
I COSTI DI PRODUZIONE E LE NUOVE SOLUZIONI
Nel 2010, Canada Motive realizzò la Kestrel, un modello di auto elettrica la cui carrozzeria era costituita da una resina polimerica ricavata dagli steli di canapa. Era dotata di un corpo molto leggero, resistente come la fibra di vetro, ma con un maggiore assorbimento degli urti. Si trattava in potenza di un’automobile molto versatile, adatta sia alla città che a brevi viaggi fuori porta, peccato che non sia mai stata commercializzata.
Almeno uno dei possibili motivi per cui certi progetti non arrivavano sul mercato potrebbe essere legato al fatto che nel recente passato il costo della fibra di canapa aumentava per il fatto di dover trasportare le piante di canapa raccolte ad un impianto in cui ci fosse un decorticatore e successivamente all’impianto di produzione. Ora però ci sono camion dotati di decorticatore che vanno direttamente ai campi di canapa riducendo notevolmente i costi di produzione.
L’ODIERNO INCENTIVO NELLE HEMP CARS
Oggi le Hemp Cars cominciano finalmente ad essere commercializzate, in quanto vi è una maggiore pressione sull’industria automobilistica affinché utilizzi materiali sostenibili e riduca la sua impronta di carbonio complessiva. E certamente uno dei modi per rendere più sostenibile l’industria è utilizzare prodotti a base vegetale e tra questi la canapa risulta essere una notevole fonte di fibre e produce materiali versatili e altamente performanti, aiutando nel contempo a ridurre l’impronta ecologica.
Lanciata nel 2013, la i3 è stata la prima auto elettrica della BMW con anche un’altra caratteristica che la rende fuori dall’ordinario: la sua carrozzeria è costituita da un materiale composito a base di canapa, simile a quello messo a punto da Ford nel secolo precedente.
Oggi poi, anche Audi, Mercedes, Chrysler, Volkswagen e Porsche stanno realizzando automobili con carrozzerie in canapa in che la bioplastica ricavata dalla canapa risulta estremamente resistente e il suo ciclo di vita altamente sostenibile.
STAR DELL’NBA SI LANCIA SUL MERCATO DELLE HEMP CARS
Che sia finalmente arrivato il tempo delle Hemp Cars? Isiah Thomas pare crederci fortemente, uno dei 50 più grandi giocatori nella storia della NBA, è oggi uomo d’affari e investitore internazionale affermato e molto apprezzato, oltre che amministratore delegato della One World Products, il più grande produttore di materiali ed estratti a base di canapa in Colombia, un Paese che sta puntando molto su questa coltura.
Oggi l’azienda della star dell’NBA sta lavorando anche su componenti per auto in canapa. In base a un recente accordo con Stellantis, la sesta casa automobilistica mondiale, proprietaria di Chrysler, Citroën, Dodge, Fiat, Jeep, Peugeot e altri marchi in portafoglio, One World Products svilupperà e fornirà componenti in bioplastica a base di canapa per gli interni e gli esterni delle auto.
In una recente intervista a Forbes Thomas ha dichiarato la sua volontà di ridurre l’impronta di carbonio delle automobili sostituendo le componenti di plastica tradizionale con quelle in bioplastica derivate dalla canapa e non ha fatto mistero della volontà di trasformare One World Products nel più grande fornitore al mondo di questo materiale.
AUTOMOTIVE E VERA RIVOLUZIONE GREEN
Che quella della canapa sia una rivoluzione per un numero crescente di settori, non da ultimo l’automotive, noi di Dolce Vita non stentiamo a crederlo, ma forse gioverà rimarcarlo citando direttamente l’ideatore della prima Hemp Body Car, Henry Ford: “Perché consumare foreste che hanno impiegato secoli per crescere e miniere che hanno avuto bisogno di intere ere geologiche per stabilirsi, se possiamo ottenere l’equivalente delle foreste e dei prodotti minerari dall’annuale crescita dei campi di canapa?”