L’Australia ha un piano per salvare le specie a rischio
Il piano decennale prevede l'impegno del governo a conservare il 30% della superficie terrestre del paese per proteggere gli animali
Finora in Australia è attualmente protetta circa il 22% della superficie del paese, arrivare al 30%, come prevede il nuovo piano decennale del governo, significherebbe conservare 61 milioni di ettari in più.
Il governo non ha stanziato, tuttavia, nuovi fondi per l’attuazione del piano. “Non è possibile raggiungere l’obiettivo di fermare le estinzioni sulla base delle risorse finanziarie disponibili”, spiega al New York Times James Watson, professore di scienze della conservazione presso l’Università del Queensland. “Per salvare tutte le specie minacciate in Australia sarebbero necessari molti più soldi, circa 1,3 miliardi di dollari australiani”, ha aggiunto Watson. Per quanto “l’approccio del nuovo governo laburista rappresenti un miglioramento rispetto a un decennio di ‘terribili’ strategie di conservazione del precedente governo conservatore (…) in Australia ci sono più di 1.700 specie minacciate e, se ci si concentra su 110 specie, non ci sarà modo di soddisfare le esigenze delle altre 1.600”.
Secondo un recente studio della Oxford Brookes University, primati e lemuri stanno abbandonando gli alberi per cercare ombra e acqua e ristorarsi dalle temperature troppo alte a causa del riscaldamento globale e del diradarsi delle foreste tropicali. Lo studio si basa su 150.000 ore di osservazione di 47 specie di primati che vivono sugli alberi in quasi 70 siti in Madagascar e nelle Americhe. Le specie che riescono ad adattarsi a vivere a terra “potrebbero avere maggiori probabilità di sopravvivere in futuro”, mentre “i primati meno avvantaggiati per questa transizione saranno sempre più a rischio”.