Asfalto da plastica riciclata: strade con meno petrolio e più durature
La plastica ci circonda. E’ parte integrante della nostra vita: contiene il nostro cibo e l’acqua che beviamo, molto probabilmente siete seduti su di un polimero. Tutti sanno che il petrolio è una risorsa coi minuti contati e l’unica soluzione per interrompere l’uso spropositato e non responsabile di questo materiale è attuare delle politiche incentrate sul riciclo.
Ed è quanto hanno deciso di fare alcune grandi città, come Londra che, dopo aver aumentato le fontane di acqua potabile sul suo territorio, investe in una nuova tecnologia per la realizzazione del manto stradale. Il quartiere londinese di Enfield è il primo a utilizzare una miscela di asfalto che prevede l’utilizzo di plastica riciclata al 100%.
L’idea nasce dalla ditta MacRebur, vincitrice nel 2016 del Virgin Voom, che ha selezionato tre differenti additivi da miscelare al bitume a seconda delle prestazioni che si vogliono ottenere. Questo rende l’asfalto non solo duraturo ed alte prestazioni, ma garantisce un uso inferiore di combustibili fossili, diminuisce l’impronta di carbonio oltre che la plastica destinata alla discarica, favorendo un’economia circolare.
I polimeri selezionati sono prodotti in forma di pellet e a scaglie, per permettere un trasporto e un utilizzo più facile. Non è necessario cambiare la tecnologia con la quale si crea l’asfalto, semplicemente verrà utilizzato meno bitume perché verrà aggiunto l’additivo. L’asfalto prodotto vede aumentate le proprie caratteristiche di attrito e di resistenza alla deformazione, maggiore resistenza alle rotture ottenendo quindi un prodotto più duraturo, che per gli automobilisti si traduce in strade senza buche.
Scegliere di investire nell’avanguardia può sembrare rischioso, ma non possiamo più permetterci di aspettare, continuando con inerzia a fare scelte che non sono più sostenibili. Un grande elogio quindi al distretto di Enfield!