Ascia, CIP ed OverGrow ritirano adesione alla “Legge di iniziativa popolare”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato congiunto di ASCIA (Associazione Sensibilizzazione Canapa Autoprodotta), CIP (Canapa Info Point) e OverGrow.
Circa una settimana fa è girata su alcuni media nazionali la notizia dell’adesione delle nostre associazioni all’iniziativa promossa dai Radicali Italiani e dall’associazione Luca Coscioni, in collaborazione con altre associazioni, tra cui il neonato coordinamento growshop per la raccolta di 50.000 firme, a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare, finalizzata alla legalizzazione della cannabis.
Originariamente ci era stato detto che questa iniziativa non avrebbe avuto connotazione politica, o meglio che “tutte” le componenti politiche del intergruppo, sarebbero state di sostegno, ma comunque sarebbe stata un iniziativa congiunta tra le associazioni , i growshop, i pazienti ed i consumatori, ma purtroppo, a causa delle solite incomprensioni, dei colpi di coda dell’ultimo momento e delle mezze verità, questa iniziativa ci appare tutt altro che un iniziativa popolare.
Preso atto dunque che l’iniziativa rischia di risultare sterile come altre nel passato, per la mancanza di unità di intenti e per l’assenza di serietà sul coinvolgimento delle varie componenti che lottano per l’antiproibizionismo, anche le nostre associazioni sono costrette, soprattutto per pura onestà nel professare la nostra non appartenenza ad alcuna formazione politica o partitica, a fare un passo indietro e rivedere l’adesione all’iniziativa.
Ciò non toglie, che andremo comunque a firmare, ritenendo ogni inziativa per liberare la nostra amata risorsa, utile a rompere il muro del proibizionismo.