Articolo 31 ft. Gianni Morandi – Come Uno Su Mille (txt)
Sono nato in un ospedale normale in una maniera comune nella vetrina ero uguale alla miniatura
di un clone la fotocopia della copia di un milione frutto di un amore anonimo tra due anonime
persone. Immagino il dottore che mi indica ai parenti e i commenti complimenti tanto amorevoli
quanto ipocriti perché ero uno come tanti cioè nessuno in particolare a forza preso e messo a
giocare a una partita a questo gioco virtuale che ha nome vita dove sei originale o cover e non
c’hai un altro gettone quando appare game over, è finita devi esser 1 o uno qualsiasi degli altri
999 ti mandano sul palco senza fare prove. A scuola c’era il bullo il bello il leader il primo della
classe il somaro il dramma delle prime sfide il vincitore prendeva tutto come la sua carta e io mi
accontentavo di starmene da parte in forse a vedere se c’avevo qualche qualità che capivo già
che
uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in gioco c’è la vita vita vita uno su mille ce la fa
uno su mille…
C’è chi preferisce barare o bleffare in salita attaccarsi al primo e farsi trascinare come il treno
alla locomotiva chi non affronta chi si arrende al secondo problema che incontra chi pretende di
mangiare solo se la pappa è pronta ma io ho visto mio padre invecchiare in uno straordinario mia
madre piangere davanti ad un resoconto bancario e questo è il vocabolario che fu il mio
sussidiario prima parola salario voce sbarcare il lunario quando era un lusso fare il razionario
avevo il patema dell’impiegato che deve timbrare in orario nessuno mi ascoltava se parlavo
quindi ho iniziato a stare zitto quello che pensavo lo mettevo scritto pensieri frustrazioni
speranze illusioni ho ancora pieni i diari di risentimenti e sentimenti vari biografia di un destino
poco chiaro di gratifiche avaro di un quotidiano costa caro contrapposto al denaro paninaro
relegato per anni al ruolo panchinaro un giorno sentii lo sparo partii di corsa trasudando tipo lupo
mannaro non so se per vendetta o per riscatto ma il fatto è che qua sotto spacco o vengo rotto
e dalle stalle alle stelle la prima cosa che scrissi e come uno su mille mantenne quello che dissi.
Uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in gioco c’è la vita vita vita uno su mille ce la fa
uno su mille…
Guardo dalla finestra com’è cambiata la visuale le luci di Milano hanno sostituito il campanile una
compilation di clacson forma la suond brack con le sirene sostituendo le grida dei bambini e le
campane i pomeriggi sono le mie mattine scaldo un po’ di pane surgelato butto giù col nutellame
incorporato la testa tiene bene oggi zero postumi presupposti ottimi per gli attimi futuri prossimi
so da dove vengo le storie a cui appartengo che sto dicendo come lo sto facendo dove sto
andando chi rappresento e una cifra di gente ora mi sta ascoltando, io sono nessuno ma la
storia mia può essere d’esempio la mia storia dice di buttare giù la porta se la trovi chiusa che
dire non è giusto a volte è una scusa e non c’entra chi ti dice cosa è una questione di quanto
hai palle di quanto larghe c’hai le spalle guarda dentro di te forse ti scoprirai uno su mille.
Uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in gioco c’è la vita vita vita uno su mille ce la fa
uno su mille…