Armi: è stata approvata la legge contro il finanziamento delle mine antipersona
Via libera definitivo alla legge contro le mine antipersona. È stata votata in maniera unanime dal Parlamento, dopo 10 anni di attesa. La norma vieta qualunque tipo di finanziamento destinato alle società, con sede in Italia o all’estero, che producono mine antipersona o bombe a grappolo.
Il Landmine Monitoring Report 2020 ha registrato infatti un progresso verso un mondo libero da mine, ma ha riportato l’utilizzo attivo, in particolare di ordigni improvvisati, da parte di gruppi armati non-statali. I Paesi più colpiti da settembre 2019 a ottobre 2020 sono stati Afghanistan, Colombia, India, Libia, Myanmar e Pakistan. Nel 2019, sono state 5.554 le vittime di mine o residuati bellici esplosivi. L’80% erano civili, il 43% bambini. Ancora 60 Stati risultano contaminati.
Il Cluster Munition Report 2021 ha invece dichiarato che fra l’agosto 2020 e il luglio 2021 le munizioni a grappolo sono state utilizzate in Siria (ininterrottamente dal 2012) e dall’Armenia e dall’Azerbaijan nel conflitto del Nagorno-Karabakh. Nel 2020, queste armi hanno ucciso 107 persone e ne hanno ferite 242, con una tendenza crescente rispetto al 2019 e al 2018. In ragione della loro natura discriminatoria, tutte le vittime registrate erano civili; quasi la metà (44%) erano bambini. È ragionevole ritenere che i dati siano sottostimati.