High timesCannabusiness

Apple apre al cannabusiness sul proprio store, Google invece no

Apple apre al cannabusiness sul proprio store, Google invece no
E’ una notizia che potrebbe cambiare il business della cannabis per come lo conosciamo oggi: Apple infatti ha aperto il proprio store a chi si occupa di cannabis. La novità è arrivata nell’ultimo periodo con il cambio delle policy dello store.

Se prima infatti vigeva il divieto assoluto, le regole sono state cambiate: “Le app che forniscono servizi in settori altamente regolamentati (come i servizi bancari e finanziari, l’assistenza sanitaria, il gioco d’azzardo, il consumo legale di cannabis, e i viaggi aerei) o che richiedono informazioni sensibili degli utenti dovrebbero essere presentate da un’entità legale che fornisce i servizi, e non da un singolo sviluppatore. Le app che facilitano la vendita legale di cannabis devono essere geo-limitate alla giurisdizione legale corrispondente”.

Quindi chi si occupa più in generale di cannabusiness, potrà presentare la propria applicazione tramite un’entità legalmente riconosciuta e non con un singolo sviluppatore, mentre chi si occupa ad esempio di consegna di cannabis, potrà farlo negli Stati in cui la cannabis è stata legalizzata.

La notizia è stata data da Techcrunch mentre da Marijuana Moment sottolineano come su Google permanga il divieto per tutte le applicazioni che riguardano la cannabis, prodotti al CBD compresi.

Chris Vaughn, CEO del servizio di consegna californiano Emjay, ha detto a WeedWeek che la decisione di Apple potrebbe essere dovuta al continuo movimento di legalizzazione in stati come New York, così come il recente annuncio di Amazon che non farà più test antidroga per la cannabis sui lavoratori, oltre alle pressioni degli attivisti per una legge di legalizzazione federale. Ha aggiunto che, secondo lui, Google aggiornerà presto le proprie politiche.

E la speranza e che i giganti delle Big tech seguano a ruota. Non è un mistero che ad oggi, sia Facebook che Instagram continuino a proibire di fare pubblicità o di sponsorizzare contenuti alle aziende del settore cannabis. Ma l’apertura di Apple potrebbe essere il primo passo verso il cambiamento.



grafica pubblicitaria sponsor canapashop

SOSTIENI LA NOSTRA INDIPENDENZA GIORNALISTICA
Onestà intellettuale e indipendenza sono da sempre i punti chiave che caratterizzano il nostro modo di fare informazione (o spesso, contro-informazione). In un'epoca in cui i mass media sono spesso zerbini e megafoni di multinazionali e partiti politici, noi andiamo controcorrente, raccontando in maniera diretta, senza filtri né censure, il mondo che viviamo. Abbiamo sempre evitato titoli clickbait e sensazionalistici, così come la strumentalizzazione delle notizie. Viceversa, in questi anni abbiamo smontato decine di bufale e fake-news contro la cannabis, diffuse da tutti i principali quotidiani e siti web nazionali. Promuoviamo stili di vita sani ed eco-sostenibili, così come la salvaguardia dell'ambiente e di tutte le creature che lo popolano (e non solo a parole: la nostra rivista è stampata su una speciale carta ecologica grazie alla quale risparmiamo preziose risorse naturali). ORA ABBIAMO BISOGNO DI TE, per continuare a svolgere il nostro lavoro con serietà ed autonomia: ogni notizia che pubblichiamo è verificata con attenzione, ogni articolo di approfondimento, è scritto con cura e passione. Questo vogliamo continuare a fare, per offrirti sempre contenuti validi e punti di vista alternativi al pensiero unico che il sistema cerca di imporre. Ogni contributo, anche il più piccolo, per noi è prezioso. Grazie e buona lettura. CONTRIBUISCI.
grafica pubblicitaria sponsor plagron

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio