Amori sfigati, una mostra per sdrammatizzarli
“Appese ai balconi di Salaborsa, come si usava un tempo nei paesi del sud. Il paese accorreva per vedere se le sbandierate lenzuola di canapa, orlate a giorno, erano colorate di sangue o meno. La verginità della sposa era garantita da una macchia rossa. Con buona pace della famiglia di lei, che con sacrifici immensi aveva messo su una dote decente, 12 lenzuola, 12 federe, 12 tovaglie… Le lenzuola che sventolano in questa bella piazza di Bologna sono dedicate alle donne di oggi, allegramente sfigate, non meno dei loro maschi. Creature ribelli, maschi e femmine, innamorate, o semplicemente eccitate, libere di sgualcire le proprie lenzuola, di profumarle, sporcarle, apparecchiarle, stenderle e accartocciarle, farle volare come meglio desiderano, alla faccia di chi pensa male”.
Così Chiara Rapaccini, in arte Rap, l’autrice della mostra “Amori sgualciti” in esposizione a Bologna lo scorso luglio, presso la Biblioteca Salaborsa, ci presenta il suo lavoro. Disegnatrice che ha già creato un cult transgenerazionale coi sui “Amori Sfigati” li ha finalmente portati in mostra a Bologna, dando, anche, la possibilità ad ognuno di raccontare il proprio attraverso un videobox. Un modo per ridere e sdrammatizzare sulla propria situazione sentimentale anche quando verrebbe voglia di piangere.
Acirne