Amazzonia in Brasile: deforestazione ridotta del 31%
Deforestazione in netto calo in Brasile, dov'è stata istituita anche una nuova area protetta per gli "Alberi giganti" dell'Amazzonia
La deforestazione dell’Amazzonia brasiliana, con una riduzione del 30,6% rispetto all’anno scorso, ha registrato il tasso annuale più basso degli ultimi 9 anni.
Un risultato ancora migliorabile, visto che da luglio 2023 ad agosto 2024 sono stati distrutti più di 6mila chilometri quadrati di foresta, ma che segna un passo significativo nella protezione della foresta pluviale più grande del mondo.
Salvaguardia messa in serio pericolo dall’amministrazione precedente, guidata dall’ex Presidente Bolsonaro, che ha visto la deforestazione dell’Amazzonia raggiungere il massimo storico degli ultimi 15 anni, con un rialzo del 75% rispetto al decennio precedente.
Tutt’altra strada, invece, quella intrapresa dall’attuale Presidente Lula Da Silva, che ha promesso di porre fine alla deforestazione illegale entro il 2030.
DEFORESTAZIONE IN CALO, MA L’AMAZZONIA NON È ANCORA SALVA
Espansione agricola, urbanizzazione, pascoli per il bestiame, industrie minerarie: sebbene gli sforzi del neo Presidente siano indiscutibili, sono ancora diverse le attività umane che mettono a dura prova il fragile ecosistema amazzonico.
La stessa amministrazione Lula ha ricevuto delle critiche dalle associazioni ambientaliste per dei progetti che potrebbero compromettere gravemente l’Amazzonia. In particolare, la pavimentazione di un’autostrada in un’area antica della foresta e la costruzione di una ferrovia per il trasporto della soia verso i porti.
E gli scienziati sono stati chiari a riguardo. Se la deforestazione non viene fermata, l’Amazzonia potrebbe raggiungere un punto di non ritorno, in cui emetterà più carbonio di quanto riesca ad assorbire, accelerando il cambiamento climatico globale.
UN PARCO PER PROTEGGERE GLI ALBERI GIGANTI DELL’AMAZZONIA
Circa 560mila ettari. La nuova area protetta, istituita nello Stato brasiliano del Pará, ha l’obiettivo di custodire alcuni degli alberi più maestosi della foresta pluviale amazzonica. Alberi giganti, alti più di 70 metri, individuati da alcuni ricercatori nel 2019.
Tra cui un esemplare di Angelim Vermelho: considerato l’albero più alto delle Americhe tropicali, con un’altezza di circa 88,5 metri.
Questi alberi unici, la cui età potrebbe essere compresa tra i 400 e i 600 anni, sono anche estremamente importanti per la salvaguardia ambientale. Infatti, il loro stock di carbonio equivale a 500 alberi di dimensioni medie.