La terribile verità dietro agli allevamenti intensivi di pesci in Europa
L'associazione Essere Animali ha indagato sulle condizioni dei pesci negli allevamenti intensivi ittici spagnoli, rappresentativi di quello che succede anche da noi
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Gli allevamenti intensivi, anche per i pesci, sono teatro di enormi barbarie e non rispettano le attuali normative sul benessere degli animali. A confermare l’amara realtà è un’indagine realizzata sotto copertura dall’associazione Essere Animali in allevamenti intensivi spagnoli di trote, orate e spigole, rappresentativi tra l’altro di quello che succede in tutta Europa. Come sempre accade in questi casi, le scoperte fatte sono sconvolgenti.
Si comincia dallo stordimento elettrico che viene eseguito prima dell’abbattimento dei pesci, che in molti casi viene eseguito in maniera sbagliata: moltissimi animali restano coscienti e sono destinati a morire lentamente per asfissia. Questo per due motivi: o la corrente elettrica viene distribuita in modo sommario e non uniforme, o nel caso dello stordimento in acqua e ghiaccio le strutture sono insufficienti per tramortire i pesci in modo uniforme.
Le gabbie negli allevamenti intensivi, nemmeno a dirlo, sono sovraffollate. Come accade per i loro compagni di terra, infatti, negli allevamenti intensivi di pesci l’elevata densità comporta l’estrema sporcizia dell’acqua che porta malattie, aggressività tra le stesse specie fino al cannibalismo e incremento del tasso di mortalità. Le situazioni pessime in cui vivono i pesci sono fonte di stress infinito per gli animali.
Le operazioni di carico e scarico per il trasporto degli animali sono altrettanto drammatiche: vengono usate reti che possono causare lo schiacciamento dei pesci più in basso, oppure delle pompe, che generalmente causano lesioni negli animali ancora vivi.
Altrettanto problematica per la salute dei pesci la tecnica del grading, lo smistamento tramite rulli di animali della stessa taglia. Queste macchine spesso funzionano male e i pesci restano incastrati mentre cercano di divincolarsi, portandoli ad una morte per lenta agonia.
Essere Animali partecipa alla campagna dell’organizzazione Compassion in World Farming che richiede alla Commissione europea di tenere conto delle terribili realtà degli allevamenti, visto che la UE è al momento impegnata nella revisione della normativa relativa agli animali allevati per fini alimentari.
“Introdurre una legislazione europea dettagliata che copra tutti gli aspetti dell’allevamento dei pesci per assicurare loro condizioni rispettose durante allevamento, trasporto e macellazione” è quanto chiesto dall’organizzazione a gran voce.
Sebbene qualsiasi allevamento e specialmente quelli intensivi siano teatro di orrori per gli animali, i pesci se la passano anche peggio dei loro colleghi terrestri: la legislazione comunitaria attuale stabilisce pochissimi requisiti sul benessere dei pesci allevati, descritti con una tale genericità da renderne l’applicazione pressoché nulla.