Allarme tra i proibizionisti: sui social stiamo perdendo, dobbiamo assoldare celebrità
La questione è evidentemente considerata di grande importanza se il Dipartimento della Salute degli Usa ha commissionato una ricerca di otto mesi per analizzarla e studiare contromisure: il messaggio proibizionista perde su tutti i social network, e su Twitter è una vera disfatta.
La ricerca compiuta da quattro ricercatori della Washington University School of Medicine è riassunta in un lungo rapporto, pubblicato dal Journal of Medical Internet Research (Jmir), che spiega come il messaggio pro-cannabis stia trionfando nella battaglia dei cinguettii e propone al dipartimento per la salute delle contromisure per arginare il fenomeno.
L’82% DEI TWEET SUL TEMA E’ A FAVORE DELLA CANNABIS. L’analisi è cominciata da un account antiproibizionista molto popolare negli Usa (@stillblazingtho) ed ha analizzato caratteristiche, interessi e attività di oltre un milione di followers dell’account. Tali caratteristiche sono state stimate sulla base di come viene utilizzato il social network e su diverse informazioni intercettabili dalla rete, compreso gli stili di consumo e linguaggio. Secondo la ricerca: “Dei 2285 tweets inviati l’82,06% erano pro-cannabis, il 17,64% neutrali e lo 0,31% contro la cannabis. Circa il 58,72% dei tweets pro-cannabis sono stati percepiti come scherzosi, il 18.13% ne promuoveva gli effetti benefici e rilassanti, il 15,68% menzionava un uso continuativo o “pesante”, il 10.29% citava accessori per il suo utilizzo, mentre il 9,92% citava altri comportamenti rischiosi per la salute (es. tabacco, alcool, altre droghe, sesso). La maggior parte (72,89%) dei followers non superava i 19 anni”.
“OCCORRE ASSOLDARE CELEBRITA’ CHE POSTINO MESSAGGI CONTRO LA CANNABIS”. Ma interessanti sono soprattutto le conclusioni del rapporto americano, che rappresentano un vero e proprio invito alle autorità a prendere le contromosse per far percepire ai giovani come “cool” il proibizionismo. Si legge infatti: “Gli sforzi di prevenzione possono utilizzare queste informazioni sull’utilizzo di twitter da parte degli account antiproibizionisti per connettersi con gli utenti di Twitter in modo strategico e significativo”. Fino a raccomandare ai professionisti della salute pubblica di “considerare partnership con una celebrità popolare che è disposto a twittare messaggi di promozione della salute sui danni associati al consumo di marijuana” e, personalità che andrebbero cercate specialmente tra i giocatori di basket ed i musicisti, visto che la maggior parte dei followers di questi account che propagano messaggi pro-cannabis sono “studenti e / o musicisti, che hanno interessi nella musica e basket”.