Alla scoperta delle civiltà sommerse della Foresta Amazzonica: Kuélap, il Machu Picchu del nord
A circa un’ora di distanza dalla citta di Chachapoyas, nella parte settentrionale del Perù, a metà strada tra la foresta amazzonica e l’oceano Pacifico, si trova la cittadella di Kuélap, antica culla della cultura Chachapoyas che ha dato il nome alla città.
Il “popolo delle nuvole” ha dominato gli altopiani del Perù nord-orientale per diversi secoli e la storia di questa civiltà racconta un susseguirsi di guerre per il territorio e per l’appartenenza all’Impero che può essere raccontata solo attraverso i reperti archeologici, i sarcofagi, le incisioni e le costruzioni che hanno resistito alle devastazioni del XVIII secolo. Ciò che resta, nella maggior parte dei casi rimane inaccessibile e coperto di vegetazione per un totale di circa 500 reperti archeologici tra tombe, rocche, pitture rupestri, ceramiche o tessuti, spesso molto deteriorati. Ma grazie agli archeologi alcuni di questi tesori sono stati riportati alla luce e ora possono essere visitati da coloro che sono interessati alle culture indigene e misteriose.
Kuélap, uno dei maggiori centri abitativi anticamente appartenuti alla cultura Chachapoyas, è arroccato a 2.900 m di altitudine ed è delimitato su due lati da burroni. Le pareti che lo proteggevano sono alte dai venti ai trenta metri e la posizione è strategica per controllare le vette circostanti e favorevole grazie ai corsi d’acqua Marañón e Huallag che scorrono poco lontano.
Per raggiungere Kuélap bisogna percorrere un ripido sentiero lungo 8 km, con un dislivello di 1.000 m per la durata di circa tre ore di camminata. L’interno della cittadella è stato progettato su tre livelli, corrispondenti probabilmente alla stratificazione sociale: il primo livello, di gran lunga il più esteso era occupato dal popolo e dai leader militari. Le 420 case, per lo più circolari, sono state costruite per semplice sovrapposizione di blocchi di granito rosa e potevano fungere anche da depositi alimentari negli anni di carestia.
Tre edifici si distinguono tra altri a Kuélap: El Tintero, letteralmente calamaio, si distingue per la sua particolare forma a cono rovesciato che sfida le leggi di gravità, la torretta di La Atalaya collocata nel lato nord, e El Castillo che è anche il luogo più emblematico di Kuélap, probabilmente appartenente ai massimi esponenti.
Le caratteristiche architettoniche insolite di Kuélap hanno sollevato diverse questioni non risolte circa la sua vera natura e tuttora ci si chiede se si trattasse di un enorme granaio, di un santuario sacrificale, di una città o di un luogo di rifugio per le persone in caso di emergenza. Kuélap è stata probabilmente un po’ di tutto questo e sicuramente era sede di importanti funzioni spirituali, strategiche o difensive vista la sua posizione e l’altezza delle pareti che la proteggevano.
Un altro sito archeologico molto importante e poco conosciuto è Gran Pajatén che si trova nel Parco Nazionale del fiume Río Abiseo. Grande Pajatén arrampica su una collina e comprende una serie di circa 26 strutture di pietra circolari, unite da terrazze e scalinate, e le rovine coprono una superficie di circa 20mila m2.
Per gli appassionati delle culture antiche del Sudamerica e dell’archeologia, il sito di Kuélap anche soprannominato il “Machu Picchu del nord”, rappresenta uno dei siti archeologici più importanti e meglio conservati del Perù e anche se non è così turistico e conosciuto come il Machu Picchu, è una meta affascinante alla scoperta delle culture antiche e della foresta amazzonica e lontano dal turismo di massa.