Al Polo Nord ci sono 30 gradi in più della media stagionale
Da Settembre sul Polo Nord non sorge il sole. Tutto è buio: ghiaccio, cielo e mare. Ma in questi giorni c’è un evento straordinario. Le temperature saranno superiori allo zero per la seconda volta da che si tiene il conto delle temperature sul pianeta. La causa è la stessa perturbazione che ha portato a tornado negli Usa, che si è spostata verso l’Islanda e che poi è arrivata in Artico.
Il risultato? La temperatura sarà di due gradi centigradi, laddove dovrebbe essere meno trenta.
Cioè trentadue gradi in più del normale. E per la prima volta siamo sopra lo zero a dicembre.
Intanto, come lo era stato il 2014, il 2015 è il più caldo anno della storia recente, cioè in 135 anni. Tredici dei quattordici anni più caldi sono stati registrati dal 2000 ad oggi.
Mentre questo evento e mille altri collegati ai cambiamenti climatici si agitano nel mondo, il nostro Antonino Zichichi dice che il climate change è un’opinione e che addirittura vuole “sfidare i climatologi” a dimostrargli che tra cento anni la Terra sarà surriscaldata.
Aggiunge che siccome non si può dire che tempo farà tra quindici giorni, non si può neanche dire niente di quello che accadrà tra cento anni.
Ma perché uno della sua età e notorietà deve dire queste cose?
Ne sa più lui della Nasa? Ne sa più lui di tutti gli organismi Onu che studiano i cambiamenti climatici? Ne sa più di tutte le società di scienza del mondo, incluse le unioni dei petrol-scienziati, che dicono che i cambiamenti climatici sono veri, e sono per colpa dell’uso delle fonti fossili?
Ne sa più lui della Exxon Mobil stessa, che per anni ha studiato ed accettato i cambiamenti climatici, essendone anche una pioniera, per poi insabbiare tutto, quando ha capito che come corollario dei loro stessi studi, il loro stesso modello di business andava abbandonato?
I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti. E se è vero che non si possono fare previsioni metereologiche a breve termine, perché abbiamo a che fare con sistemi caotici, si possono invece ben analizzare dati statistici degli scorsi decenni, e interpolare andamenti medi per il futuro, caro Antonino. E questo lo sa pure uno del primo anno di fisica.
E’ un fatto che le temperature medie sono in aumento, e che ogni decennio aumentano. E’ un fatto che il livello degli oceani aumenta, cosi come la loro acidificazione. Ed è un fatto che tutti questi cambiamenti climatici sono dovuti per prima cosa all’uso di fonti fossili. E tutto questo non porta solo a squilibri nella natura, ma anche nell’economia: dal 1980 ad oggi, il numero di eventi climatici “estremi” un tempo rari ha portato a costi di oltre un miliardo di dollari.
Non ci sono se, ma, eccezioni. E questo non lo dice la D’Orsogna. Lo dice la scienza, lo dice pure il U.S. National Climate Assessment, l’ente governativo che si occupa dei cambiamenti climatici: “”Il clima globale sta cambiando e questo è evidente negli Stati Uniti attraverso una vasta gamma di osservazioni. Il riscaldamento globale degli ultimi 50 anni è dovuto principalmente alle attività umane, soprattutto alla combustione di combustibili fossili”.
Altre immagini disponibili sul blog ufficiale di Maria Rita D’Orsogna.