In Africa si estende la Grande Muraglia Verde
Nuove coordinate verso l'Africa australe e nuovi fondi per la grande opera naturale che vuole l'Africa più verde
L’Unione africana ha deciso di estendere il progetto della Grande Muraglia Verde all’Africa meridionale.
Lanciata nel 2007, e con “fine lavori” nel 2030, l’iniziativa di ripristino ecologico panafricano -secondo le ultime fonti del 2019- è completa solo al 20%, principalmente in Senegal ed Etiopia.
Il progetto originario prevedeva la piantagione continua di milioni di alberi su una striscia larga 15 km dal Senegal a Gibuti.
Questa nuova decisione orienta la piantumazione in nuove aree meno soggette a conflitti, ma allo stesso tempo molto colpite da siccità e desertificazione tra cui Madagascar, Angola e Namibia. L’obiettivo è il ripristino di 100 milioni di ettari di terra, la cattura e lo stoccaggio di 250 milioni di tonnellate di CO2 attraverso la vegetazione entro il 2030, e la creazione di 10 milioni di posti di lavoro nelle zone rurali, contribuendo alla sicurezza alimentare in una delle regioni più malnutrite del mondo.
Il sito ufficiale della grande opera definisce la Grande Muraglia Verde “un movimento guidato dall’Africa con un’ambizione epica di far crescere una meraviglia naturale. L’iniziativa sta già riportando in vita i paesaggi degradati dell’Africa a una scala senza precedenti, fornendo sicurezza alimentare, posti di lavoro e un motivo di soggiorno per i milioni di persone che vivono lungo il suo cammino”.