Strain Guide: Afghani
INDICA/SATIVA: Dominanza Indica
GENITORI: AFGHANISTAN
FIORITURA: 7-8 settimane
RACCOLTO OUTDOOR: Fine settembre/ottobre
RESA INTERNA/ESTERNA: 400g/m² – Medio
THC/CBD: Medio/Sconosciuto
SEED BANK: Sensi Seeds
Questa è una delle genetiche originali più antiche di sempre, si tratta di una landrace delle montagne Hindu Kush tra Pakistan e Afghanistan.
La sua storia moderna inizia negli anni ‘70 quando alcuni esemplari della pianta sono stati portati fuori dalla regione di origine e sono arrivati tra le mani di coltivatori europei e statunitensi che l’hanno perfezionata e resa celebre. Durante i secoli si è tirato fuori un hashish incredibile da questo ceppo originale, e si continua a farlo certo, ma grazie a questo ammodernamento Afghani è divenuta una varietà indica pura per veri intenditori di erba.
Anche per quanto riguarda gli aromi si nota una netta differenza rispetto ai ceppi più attuali, infatti Afghani possiede intensi odori di tipo classico come terra e legno che richiamano fortemente l’hashish. Se coltivata correttamente le cime sprigionano odori di pino e agrumi che quando vengono bruciate regalano un fumo pesante e intenso non adatto ai neofiti. Afghani regala potenti effetti calmanti e induce un profondo e lungo stordimento fisico, due fattori che gli utenti a scopo terapeutico ricercano nella cannabis. Il suo potenziale medico non si limita a ciò ma anzi stimola l’appetito in maniera fantastica, oltre che essere perfetta per ricavarne estratti data la grande quantità di resina nelle sue cime.
Per la sua coltivazione non ci sono particolari difficoltà essendo indicata sia per indoor sia per coltivazioni outdoor. Gli esemplari di questo ceppo rimangono piuttosto bassi e cespugliosi, con un grado di robustezza che gli dona una naturale resistenza alle muffe. Un altro dei vantaggi di questo strain e che praticamente non necessita di attenzioni né di fertilizzanti.