Ad Arezzo un’istallazione artistica con la canapa: il sindaco la fa abbattere
La rassegna d’arte “Icastica” di Arezzo, alla sua seconda edizione, quest’anno avrebbe dovuto avere anche un’opera intitolata Promenade, che consiste in un labirinto realizzato con piante di canapa, realizzato con l’intento di far riflettere sulle relazioni tra arte e natura e sugli usi persi della canapa. Ma questo, già piantato ed in fase di crescita, è stato sradicato con un decespugliatore su mandato del sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani, in quanto “non si poteva escludere che una volta cresciute le piante avrebbero avuto concentrazioni di sostanza stupefacente e non possiamo permettere una coltivazione di marijuana in città”. La decisione ha lasciato senza parole gli organizzatori, tanto più perché la canapa piantata era certificata da Assocanapa, come canapa ad usi tessili, tra le tipologie che sono permesse dal ministero dell’Agricoltura.
ERA CANAPA CERTIFICATA E AUTORIZZATA DAL MINISTERO. Dopo qualche settimana di polverone politico sulla questione, il sindaco aveva deciso di far analizzare le piante a degli “esperti”, i quali non avrebbero potuto assicurare che le piante non avrebbero sviluppato thc, e quindi ha deciso per l’abbattimento. Peccato che, anziché spendere soldi per analizzare piante ancora non cresciute, sarebbe bastato al sindaco andare a leggere le circolari del ministero e dell’Unione Europea che permettono la coltivazione di canapa certificata con percentuali di thc inferiori allo 0,2% (come quella in questione) previa una semplice comunicazione di avvenuta semina. Ma ormai il danno è fatto e l’istallazione parte della rassegna Icastica che aprirà i battenti il 14 giugno, non avrà il labirinto di canapa.
LO SCONCERTO DEI PROMOTORI DELL’OPERA. Questo il comunicato diffuso dal critico d’arte Danilo Sensi, che aveva curato il progetto: Promenade, realizzata dall’artista aretino Carlo Trucchi e dai fiorentini Valentino Carrai e Luca Mauceri, non ha mai avuto l’intento di divenire provocazione, ma sicuramente riflessione, e per ciò è stata utilizzata una pianta scomparsa dalle nostre coltivazioni ma che si presta ad innumerevoli usi e purtroppo soppiantata da altri materiali delle volte non naturali, una pianta su cui abbiamo preconcetti ancora troppo radicati. Avendo proposto io tale lavoro all’Assessore Macrì ed al Direttore Migliorati, cui va la mia stima per Icastica, che resta una magnifica esperienza, vorrei scusarmi con tutti coloro che hanno pensato ad una volgare provocazione o ad un intento meramente pubblicitario del lavoro in oggetto, ed anche con gli artisti per la triste fine di Promenade. Ci tengo a precisare che la salute dei cittadini e dei visitatori non è mai stata in pericolo e mai lo avrei permesso. I semi per l’opera provengono dall’Associazione Assocanapa, sono stati regolarmente acquistati e sono praticamente innocui e certificati come tali dall’Associazione stessa. Non erano necessari i controlli fatti e non era necessario distruggere un lavoro costato fatica e impegno. Non posso però non provare delusione e rammarico per ciò che è accaduto