ACHTUNG, pericolo di morte
La cannabis viene presentata come una sostanza mortale, almeno in Italia, ma presto con l’apertura della Germania anche qui prima o poi verrà consentito l’uso ludico
E così la Germania ha varato una legge che depenalizza e consente l’uso ludico della marijuana… da non crederci! Che sia l’ennesimo tentativo dei tedeschi di commettere uno “sterminio di massa”? La storia non gioca a loro favore in questo senso, se non ricordo male, l’ultima volta fu nel settembre del 2015, con il dieselgate.
Eppure, almeno in Italia, l’erba e il fumo uccidono ancora ma per essere letali hanno bisogno di un comburente, che purtroppo non manca tra le pieghe del nostro tessuto sociale.
Come in ogni cosa l’abuso e finanche l’uso smodato di marijuana, come di qualunque altra cosa, possa essere deleterio è fuori dubbio, così come non ci sono dubbi sul fatto che il consumo in età pre-adolescenziale non sia consigliato, ma per poter uccidere, l’erba ed il fumo devono essere mescolati con ignoranza, malafede ed emarginazione e non sempre succede, molti, grazie a Dio, la scampano ancora.
Quelli che non l’hanno scampata finiscono nelle statistiche dei suicidi, qualche volta ancor prima di arrivare in carcere, come quel ragazzo di Lavagna, che, qualche anno fa fermato dalla GdF con 50 euro di fumo, durante la perquisizione che ne è seguita a casa sua, si è buttato giù dalla finestra.
C’è un altro “uso” che viene fatto della marijuana ed è quello per cui rende plausibili “sistemi di controllo sociale” che impongono a gente che ha passato i 60 anni di farsi sottoporre agli esami delle urine per poter lavorare, indipendentemente dall’uso sporadico che possono fare di cannabis. Magari nei festivi e tra le mura domestiche, uso che lascia comunque traccia per giorni e che ne pregiudicherebbe il rendimento professionale.
Sono convinto che presto, poiché non ci sarà più bisogno di scuse, ne di consenso per contarci anche i peli che abbiamo, anche in Italia finiranno con il consentire l’uso ludico dell’erba, anche perché ormai i traffici della stessa nel mercato clandestino, non sono più governati dalla “malavita” nostrana con cui era possibile “scendere a patti” e forse il consumo controllato avrà costi sociali più ridotti, rispetto alla repressione; la funzione di controllo, verrà comunque messa in atto attraverso forme meno visibili e decisamente più efficaci.
Sono curioso di vedere la campagna pubblicitaria che supporterà l’iniziativa e che, dopo anni di demonizzazione, farà cambiare opinione anche agli integralisti più incalliti; in fondo si tratta d’esercizio del libero arbitrio.
La fine del proibizionismo negli States, così ben descritta dalla frase di Eliot Ness alla fine degli “Intoccabili” che, prendendo atto del cambio di rotta verso l’uso di alcolici, alla domanda che gli vien posta da un giornalista: «Sembra che aboliranno il proibizionismo, cosa ne pensa?»
– Ness: «Mi andrò a fare un bicchierino!»
Sarà interessante vedere le guardie che, ovviamente fuori servizio, si accenderanno un profumato cannone.