Cannabis

A Toronto è esploso un dispensario di marijuana (e nessuno capisce come)

Il dispensario di cannabis esploso
Il dispensario di cannabis esploso

Un dispensario di cannabis legale è esploso a Forrest Hill, quartiere nella zona nord di Toronto, in Canada. L’esplosione è avvenuta alle 7:30 di mattina, mentre il dispensario era ancora chiuso al pubblico, e ha coinvolto un uomo che si trovava al suo interno, il quale è stato ricoverato in condizioni piuttosto serie per aver riportato una serie di ustioni sul viso e sul corpo. La polizia locale sta indagando sull’avvenuto, ma ancora nessuno riesce a capire cosa sia successo.

Il dispensario era legale e riforniva cannabis dietro ricetta medica. In Canada infatti la cannabis ad uso ricreativo non è ancora legalizzata (anche se dovrebbe essere solo questione di mesi), ma lo è per scopi terapeutici.

Il Tweeder, questo il nome del dispensario, non era però autorizzato a produrre cannabis ma solo a venderla. Tuttavia l’ipotesi più probabile è che a causare l’esplosione sia stato un processo di estrazione, probabilmente attraverso il gas, per ottenere olio di marijuana. Una pratica piuttosto diffusa e condotta anche da molti amatori, ma considerata rischiosa.

Dopo l’esplosione l’intera area è stata recintata e inibita al pubblico, mentre quattro operatori chimici insieme a vigili del fuoco e paramedici sono entrati nell’edificio per mettere in sicurezza il locale e verificare l’eventuale presenza di altri feriti.

Lo scorso 26 maggio la polizia canadese aveva effettuato una serie di controlli in 43 dispensari di cannabis in tutto il Canada per verificare eventuali irregolarità ed aveva effettuato 90 arresti per vari reati, principalmente contro operatori accusati di non rispettare i limiti imposti dalla licenza e di aver compiuto reati fiscali. Il Tweeder non era stato però coinvolto nell’operazione.

La “Coalizione dei dispensari di cannabis in Coloradoha preso le distanze dal Tweeder accusando il proprietario di aver messo a rischio la comunità «impegnandosi in attività illegali che non rientrano nelle linee guida che ogni dispensario è tenuto a seguire».



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