A novembre la California andrà al voto per legalizzare la cannabis
Il prossimo 8 novembre i cittadini della California saranno chiamati al voto per decidere se approvare o meno la legge “Proposition 64”, cioè la norma che prevede la legalizzazione di coltivazione e vendita di cannabis all’interno dello stato. La California potrebbe così diventare il sesto stato Usa a rendere l’erba legale, aggiungendosi a Colorado, Alaska, Oregon, Washington e District of Columbia.
COSA PREVEDE LA PROPOSTA DI LEGGE. Se la Proposition 64 (a questo link il testo completo) verrà approvata dai cittadini ogni californiano di età superiore ai 21 anni potrà possedere un quantitativo di Marijuana pari a un’oncia (28,35 gr) per un uso privato, nonché coltivare un massimo di 6 piante. Sarà inoltre allestito un sistema di vendita al pubblico della cannabis, attraverso la distribuzione di licenze a imprenditori privati. La produzione ai fini di vendita sarà tassata di 9,25 dollari l’oncia, e la vendita del 15% sul prezzo di listino. Tuttavia la legge prevede che le singole città dello stato potranno decidere autonomamente se permettere o meno l’apertura di dispensari sul loro territorio.
LA SITUAZIONE ATTUALE IN CALIFORNIA. Lo stato della California fu il primo ad autorizzare la prescrizione di cannabis a scopi terapeutici, con un referendum approvato nel 1996. Negli ultimi anni la gamma di patologie per le quali la cannabis è prescrivibile come medicina si sono ampliate al punto da rendere quella californiana già oggi una situazione di legalizzazione di fatto. Per strada si trovano molti addetti che pubblicizzano studi medici disposti a prescrivere cannabis per un vago mal di testa o disturbo del sonno, ovviamente dietro pagamento. Per i sostenitori della legalizzazione la vittoria al referendum servirebbe anche per regolamentare una sostanza che nei fatti è già legalizzata.
SONDAGGI E RACCOLTA FONDI PREVEDONO IL SI. Questa sarà la terza volta in cui i cittadini californiani potranno esprimersi sulla legalizzazione della cannabis a scopi ricreativi. Già nel 1972 un referendum aveva proposto ai cittadini di depenalizzare coltivazione e possesso di marijuana a scopo personale, ma venne sonoramente bocciato alle urne (oltre il 66% di No). La storia si è ripetuta nel 2010 quando il 53% dei cittadini disse ancora una volta No alla cannabis legale. Ma secondo i sondaggi questa volta andrà diversamente: il 59,9% degli intervistati si sono detti orientati a votare Si. Una sensazione amplificata anche dai dati sulle donazioni ricevute per le campagne referendarie: il fronte favorevole alla legalizzazione ha infatti già raccolto oltre 6 milioni di dollari, contro gli appena 135mila dollari raccolti da quello contrario.
NON SOLO CANNABIS, SI VOTA PER 19 LEGGI. Nel prossimo novembre la California si confermerà una delle patrie delle democrazia diretta, i cittadini infatti saranno chiamati alle urne anche per altri 18 quesiti referendari. Oltre alla cannabis si voterà su altre questioni fondamentali, tra le quali la pena di morte, l’assistenza sanitaria, il costo dei farmaci e la vendita di munizioni per le armi. Non mancheranno inoltre quesiti di carattere ambientale come la messa al bando dei sacchetti monouso e di carattere educativo, con la proposta di rendere obbligatorio l’uso del preservativo in tutti i film pornografici prodotti nello stato.