A Cerignola il primo centro italiano di lavorazione della canapa per l’estrazione dei principi attivi
Domani l’inaugurazione che darà il via alla prima produzione italiana di CBD per uso terapeutico
Ad un anno di distanza dall’inaugurazione del più grande centro italiano di prima trasformazione della canapa dal punto di vista agro-industriale, il progetto sullo sviluppo della filiera della canapa da parte del consorzio Bio hemp farming (che comprende l’azienda Bio Hemp Trade e la Cooperativa Palma d’Oro) prosegue con l’inaugurazione della seconda struttura che si occuperà di coltivazione e stoccaggio della canapa per produzioni farmaceutiche ed estrazioni di principi attivi, grazie alla prima autorizzazione rilasciata dal Ministero della Salute lo scorso marzo.
Domani 18 febbraio verrà quindi inaugurato a Cerignola, in Puglia, l’inizio della prima produzione e lavorazione italiana della canapa in criogenesi, con finalità farmaceutiche. L’inaugurazione è prevista presso la Cooperativa Palma d’Oro in piazza Padre Pio 5 (frazione Borgo Tressanti) a partire dalle ore 10, alla presenza dell’onorevole Filippo Gallinella, del presidente della Commissione Agricoltura e dell’onorevole Giuseppe L’Abbate, già sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Con l’apertura di questa nuova struttura si aprirà quindi una nuova fase, ovvero quella della produzione di biomassa che sarà poi affidata ad un’officina farmaceutica per l’estrazione del CBD, oggi al centro della ricerca scientifica per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche. Questo sicuramente, almeno in parte, risolverà i problemi di carenza del prodotto che i pazienti italiani devono continuamente subire.
«La linea di crioselezione della canapa sviluppata dalla Cooperativa Palma d’Oro ha consentito un miglioramento della filiera di produzione del materiale di partenza per estrazione di principi attivi a scopo farmaceutico in termini di stabilità e di sicurezza garantite da un processo su scala industriale veloce, sicuro ed efficiente», spiega Marcello Scarcella, l’agronomo responsabile delle coltivazioni.
La nuova area di lavoro sarà dedicata a Marco Ianniciello, una delle persone che ha contribuito con passione e competenza alla realizzazione del progetto, scomparso per un malore pochi mesi fa, proprio mentre si preparava ad andare a lavorare.