9 eco-prodotti biodegradabili tutti da coltivare
Nel nostro paese il problema dei rifiuti solidi urbani (RSU) è sempre stato una questione spinosa, protagonista onnipresente del dibattito politico e della vita dei cittadini. I motivi com’è noto sono molteplici e vanno dalla nostra mancanza di senso civico, alla strumentalizzazione politica del problema, passando per gli interessi di pochi cui fa comodo smaltire in discarica. Infine credo che il cittadino medio associ alla parola rifiuto esclusivamente l’idea di qualcosa che non serve più, che va gettato via, senza invece considerare l’enorme ricchezza che si può ricavare mediante il processo di riciclaggio.
I numeri parlano chiaro: la produzione mondiale media pro-capite di rifiuti è stimata intorno ai 3.38 Kg al giorno. Per quanto concerne invece gli RSU si va dagli 0.5 Kg al giorno dell’India agli 1.1 Kg al giorno del Canada. La composizione media del rifiuto urbano indifferenziato consiste soprattutto di materiali organici, carta e cartone (imballaggi), plastica, vetro e metalli.
Ed il dato più preoccupante è che solo una minima parte di questi rifiuti viene recuperata, riciclata o compostata. Ultimamente anche le aziende stanno cominciando ad affrontare il problema riducendo i propri imballaggi e orientandosi per i propri prodotti verso materiali biodegradabili e imballaggi sempre più responsabili. Alcune di esse vanno addirittura oltre, facendo della confezione destinata alla spazzatura una vera e propria fonte di vita. Ed eccovi allora nove eco-prodotti biodegradabili che in qualche modo possono contribuire a rendere più green il nostro pianeta.
Postcarden
I biglietti d’auguri grazie a sms, email e social network rappresentano una pratica sempre meno diffusa anche perché una volta finita la festa, finiscono anch’essi inevitabilmente nella collezione di cartoline d’auguri in fondo al cassetto. Non le postcarden, cartoline d’auguri nate dalla fantasia di A Studio for Design che si trasformano in veri piccoli giardini domestici.
Questi biglietti il cui nome gioca sulle parole inglesi postcard (cartolina) e garden (giardino) e l’idea è veramente geniale, dato che questi si aprono a mo’ di pop-up e al loro interno è possibile far crescere una piccola porzione di giardino grazie ai semi inclusi nella cartolina.
Life Box
Si chiamano Life Box e sono le scatole da imballaggio più sostenibili ed ecocompatibili del momento che possono rappresentare una bella idea anche per le aziende che vogliono rendere maggiormente responsabile il loro packaging. Il cartone con cui sono realizzati è una combinazione di diversi elementi tra cui funghi e semi di albero.
Una volta che il destinatario avrà rimosso il contenuto dalla confezione potrà piantare il Life Box e in poco tempo assisterà alla crescita di un albero. Il suo creatore Paul Stamets così ironizza: “piantare alberi è meraviglioso ma bisognerà avere molto spazio per tutte queste scatole!”.
Lettere Google Adsense
Il colosso Google ha dimostrato ancora una volta di essere pioniere nelle iniziative green.
Recentemente ha utilizzato carta riciclata con aggiunta di semi di fiori selvatici, per i suoi mailing di Adsense, incoraggiando gli utenti a piantare nel terreno le lettere ricevute. Ovviamente dopo averle lette!
Vaso/contenitore biodegradabile
Il Ball Horticultural Co.’s new Soil Wrap è un contenitore 100% biodegradabile, senza fondo, utilizzato con piante rigorosamente biologiche, completamente compostabile, che può essere piantato direttamente nel terreno.
È stato sviluppato come antagonista dei vasi in plastica, per offrire una soluzione concreta all’enorme problema dello smaltimento in discarica di quest’ultimi. Nel 2010 è stato premiato negli Stati Uniti come il miglior packaging ecologico realizzato.
Scarpe biodegradabili OAT Shoes
Sono state presentate all’Amsterdam International Fashion Week, le scarpe da ginnastica OAT, completamente realizzate con materiali biodegradabili che al loro interno contengono un mix di semi dormienti.
Così, una volta che le scarpe sono consumate e vengono dismesse, si potrà semplicemente piantarle ed innaffiarle per vederle germogliare e fiorire. Mi raccomando non usatele quando piove.
Un packaging bio per la verdura
Dalla mente geniale di Ben Huttly, studente universitario, nasce questa confezione completamente biologica per la verdura, che utilizza carta biodegradabile e cordoncino di cotone al posto della plastica e degli elastici.
Anche la stampa del packaging è realizzata con il laser e quindi non utilizza inchiostri nocivi per l’ambiente. E, come per gli altri esempi, si tratta di etichette completamente…biodegradabili, riciclabile e….”piantabili”.
Spud, impermeabile biodegradabile
Progettato da G4E!, questo impermeabile è interamente realizzato in bio-plastica ottenuta dall’amido di patate e da altre risorse naturali.
Il tessuto inoltre contiene al suo interno un mix di semi che cresceranno rapidamente non appena pianterete l’impermeabile.
Greenbutts
I Green-butts sono filtri di sigarette totalmente biodegradabile, realizzati con una base di cotone biologico mista a canapa naturale de-gommata e tenuta insieme da farina di frumento e acqua.
Una soluzione al problema dei mozziconi di sigaretta perché basta raccogliere i greenbutts in una fiorera invece che in un portacenere e “guardarli crescere”. Se gettati nella spazzatura o, incivilmente per strada o sulla spiaggia, si può almeno stare tranquilli che si decompongono in poche settimane e magari si sarà fatto involontariamente anche un’azione di guerrilla gardening in quanto la società produttrice assicura che, posti sotto un piccolo strato di terriccio, germoglieranno rigogliosi o addirittura fioriranno.
Packaging piantabile Pangea
Questo imballaggio amico dell’ambiente è utilizzato da Pangea per confezionare i suoi prodotti di bellezza e benessere. E’ realizzato in fibra di carta riciclabile, senza l’aggiunta di collanti né coloranti. I semi contenuti nel pack contribuiranno sensibilmente ad un futuro più verde.
Questi prodotti sono monouso e completamente biodegradabili. Sono realizzati generalmente a base di mais, canna da zucchero, patate, fibre di carta e altre sostanze vegetali rinnovabili, che, oltre a non inquinare, permettono di evitare sprechi poiché completamente compostabili. Il loro smaltimento è molto veloce perché si decompongono rapidamente, integrandosi completamente con la natura e contribuendo a creare un futuro più verde.
Lorenzo De Ritis
www.greenme.it