50mila firme per l’autoproduzione: la cannabis torna in Parlamento
Durante l'evento "Un giorno legale" organizzato da Meglio Legale, l'associazione ha comunicato che sono state raggiunte le 50mila firme per la legge di inziativa popolare sull'autoproduzione di cannabis
Obiettivo raggiunto: la raccolta firme per la nuova legge popolare per l’autoproduzione di cannabis è arrivata a quota 50mila, è il primo risultato concreto è che, nonostante la contrarietà del governo, la cannabis tornerà ad essere discussa nel Parlamento italiano.
IO COLTIVO LA LEGGE, LA PROPOSTA PER L’AUTOPRODUZIONE
Era la fine del 2023 quando Meglio Legale depositò il testo di legge in Cassazione, per una proposta di legge simile a quella tedesca, che però alzerebbe da 3 a 4 il numero di piante consentite per abitazione. La legge dunque avrebbe l’effetto di rendere legale l’autoproduzione, le associazioni di coltivatori (Cannabis Social Club) e il consumo personale con il possesso fino a 30 grammi, oltre all’abolizione delle sanzioni amministrative ad oggi previste, come il ritiro della patente e del passaporto.
Da quel momento è iniziato un cammino fatto di eventi, dai cannabis café alla raccolta di firme in oltre 100 piazze italiane, e di impegno che ha portato fino a qui.
“È una tappa di un percorso che deve continuare”, sottolinea a Dolce Vita Antonella Soldo spiegando che: “Ora siamo in attesa della metà dei certificati elettorali da varie città, che come al solito sono in ritardo nell’inviarli, e poi dobbiamo raccogliere una quota di sicurezza perché per statistica un 5% di queste firme sarà scartato per vari motivi burocratici. Quindi invito i lettori di Dolce Vita a dare un’ultima spinta alla campagna (QUI il link per firmare e donare!).
LA CANNABIS TORNA AD ESSERE DISCUSSA IN PARLAMENTO
Le firme saranno depositate in Senato, una scelta non casuale visto che: “Al Senato c’è l’obbligo di discussione, che non è invece presente alla Camera, nonostante l’allora presidente Roberto Fico si era impegnato a introdurla. Sicuramente al Senato c’è una forte opposizione a questi temi, ma saranno obbligati a discutere un testo di legge. Vogliamo dimostrare che quella firma non è stata fatta sulla sabbia, ma avrà l’effetto preciso di costringere senatrici e senatori a prendere in esame il testo. Sarà per noi l’occasione di richiamare l’attenzione sui cambiamenti importanti che stanno accadendo in Europa”.
Nel momento in cui la Germania, che rappresenta la terza economia mondiale e la prima europea, ha fatto il primo grande passo, la cannabis tornerà dunque ad essere discussa anche nel nostro Parlamento, grazie a Meglio Legale, e a tutti i cittadini che si sono fatti sentire tramite la propria firma. E’ un nuovo passo avanti, il primo di tanti che dovremo compiere.